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Riconversione su sostegno: il Miur procede tra le proteste

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I docenti di sostegno specializzati, ma precari, stanno protestando contro la decisione del Miur di avviare corsi di riconversione sul sostegno per i docenti sopranumerari a causa dei tagli. 
Loro infatti da un lato temono di non avere più un incarico di lavoro, dall’altra rivendicano la loro scelta professionale, a fronte, invece, di una riconversione che altri docenti saranno di fatto costretti ad accettare per mantenere il posto di lavoro, anche se non motivati.
Ma pure contestate le modalità: corsi sbrigativi e con un carico di studio superficiale e quindi a tutto danno della qualità dell’insegnamento riservato agli allievi disabili.
Il Miur in ogni caso, fa sapere “Disabili.com”, procede spedito nel pianificare l’avvio dei corsi. 
Con una breve informativa ne ha infatti chiarito le modalità: la circolare sarà emanata in Agosto, mentre il calcolo dei partecipanti è stato rimandato a Settembre. 
La definizione dei partecipanti, infatti, potrà essere definita solo dopo tutte le operazioni di mobilità, compresi gli utilizzi del personale. 
E’ prevista l’attivazione di 31/33 corsi con almeno 50 partecipanti ciascuno, ripartiti su alcune università responsabili di diverse regioni. Sono previsti 1500 corsisti, aumentati del 20% per gli eventuali abbandoni. 
Sono stati ormai delineati anche i criteri per l’individuazione dei partecipanti: classi di concorso in via di estinzione, tecnici, docenti in esubero in diverse classi di concorso, dalle scuole primarie alle superiori, nonché insegnanti di religione con revoca dalla curia o che abbiano prestato servizio su sostegno senza titolo. 
La data dalla quale calcolare l´esubero sarà quella del primo Settembre 2012. Sono infine a disposizione un milione e 100 mila euro, che saranno trasferiti alle Università polo. 
L´ANSAS dovrebbe occuparsi della piattaforma on-line e delle iscrizioni. Non è invece ancora chiaro se verrà richiesto un contributo anche ai partecipanti.
Il numero complessivo dei docenti in esubero risultava, a Febbraio 2012, di circa 10 mila unità. Quale sarà perciò la prospettiva per gli oltre 8000 docenti che non rientreranno nel piano di riconversione? Secondo il governo l’esubero, conteggiato in organico di diritto, sarà poi riassorbito in organico di fatto. Significa in ogni caso che altrettanti docenti precari non avranno un incarico.