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Rientro a scuola con il rebus supplenze: in molti casi il caos rimane

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Dopo le parole della Minsitra dell’Istruzione Azzolina anche il premier Conte augura un buon inizio di anno scolastico. Tuttavia, la riapertura delle scuole presenta in diversi casi un grosso rebus: le supplenze.

Se in molti casi le assegnazioni per le supplenze da Gps e Gae si stanno ultimando senza grosse criticità, non si può nascondere che in altri casi le cose non stiano andando per il verso giusto.

Piemonte: problemi grossi a Torino

Abbiamo già riferito del caso piemontese: mentre Alessandria, Asti e Biella stanno proseguendo le nomine in presenza nel rispetto delle norme sul distanziamento, al momento sembra con risultati positivi, per Cuneo si è predisposto un form di scelta delle sedi appoggiato sul sito di un IIS della provincia e non ci sono problemi di tenuta informatica. Per Vercelli si sta proseguendo con una modalità di scelta on-line con restituzione delle preferenze via mail, per Novara e Verbania si attendendo maggiori istruzioni visto che il form che era stato previsto non ha funzionato. Ma il problema più difficile è Torino, dove, alla fine, si è scelto di svolgere le convocazioni online martedì 15 settembre, attraverso il sistema Cisco Webex, a causa dei problemi del server dell’Usp.

Lombardia: è il caos. Bussetti ha provato ad imporre le vecchie graduatorie

Ad avere i problemi più seri sembra essere la regione Lombardia: pochissimi giorni fa si ipotizzava che per la riapertura delle scuole del 14 settembre sarebbero mancati all’appello circa 30 mila supplenti, di cui la metà solo per il sostegno. Numeri che al momento non sappiamo se saranno confermati ma che denotano la sofferenza di un po’ tutti gli Uffici Scolastici nell’andare incontro al nuovo sistema digitalizzato delle supplenze, compresi i tantissimi errori che dalle prime pubblicazioni delle graduatorie provinciali hanno caratterizzato la novità ministeriale. Novità che ha messo in ginocchio gli Uffici tanto che l’ex Ministro Marco Bussetti, oggi all’Ufficio Scolastico di Milano, aveva pensato di “ribellarsi” e iniziare a chiamare i supplenti tramite le vecchie graduatorie cartacee. C’è stato un passo indietro di Bussetti, spiega La Repubblica, sostenuto dalla direttrice generale dell’Ufficio scolastico provinciale, che ha spiegato: “il decreto parla chiaro, bisogna procedere con le nomine via Gps”.

Tuttavia, la “forzatura” di Bussetti ha lasciato comunque inevase migliaia di domande ricevute dal sistema informatico motivo per cui il 14 settembre, mancheranno ancora tantissimi docenti in cattedra in Lombardia.

A Napoli problemi con i modelli da inviare

Anche a Napoli non mancano criticità: come segnala la FGU-Gilda,a poche ore dallo scadere dei termini della procedura on line predisposta dall’UAT di Napoli, le indicazioni fornite per la compilazione del modello da inviare sono a dir poco incomprensibili e contraddittorie“.

Ad esempio, “nel foglio Excel che i docenti devono utilizzare per indicare le preferenze delle sedi  non compaiono i menu a tendina di cui si parla nelle istruzioni, o per lo meno compaiono solo a chi possiede la versione aggiornata di Excel.” 

Ancora: “se da un lato si dice che bisogna presentare una sola domanda con un solo codice fiscale, pochi righi sotto si precisa che si possono presentare più domande per più classi di concorso. Se da una parte si dice che il foglio va firmato, dall’altra si dice che il file Excel non può essere modificato. Come si fa a firmare un foglio senza poterlo stampare e scannerizzare in PDF? L’ufficio ritiene, forse, che tutti i lavoratori della scuola siano in possesso di firma digitale?“, si chiede il sindacato.

La Fgu Gilda sottolinea anche un altro aspetto: “riguarda le graduatorie dalle quali si dovrebbero effettuare le nomine, l’UAT di Napoli non ha pubblicato le GAE ripulite per il 2020-21“. Ma ancora più problematico risulta il risultato delle graduatorie provinciali: “le GPS che sono state ripubblicate quasi uguali, ciò significa che dei numerosissimi reclami presentati solo pochi sono stati accolti“.

Chi andrà in cattedra il 14 settembre?

Bisogna senza dubbio dare le proporzioni giuste ai problemi che riguardano questo ritorno a scuola.

Tuttavia, in molti si aspettavano una ripresa più serena e decisamente più chiara, specie per quanto riguarda i docenti che dovranno lavorare ogni giorno con gli alunni. Resta infatti la domanda: se gli Uffici scolastici avranno bisogno di altri giorni per concludere le operazioni di nomina dei supplenti, chi salirà in cattedra davanti agli studenti?