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Rientro a scuola il 14, Renzi sostiene Azzolina: la Dad non basta, aiutiamo il Governo

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Sul ritorno a scuola il 14 settembre l’ex premier Matteo Renzi si schiera con la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Riaprire le scuole – dice il leader di Italia Viva – non è un fatto tecnico: è la prima scelta di una comunità degna di questo nome”.

Fare i test sierologici

“Io – continua Matteo Renzi nella sua Enews – l’ho detto a marzo e mi hanno preso per matto, ricordate? Ma la didattica a distanza non basta, non basta, non basta. Bisogna che i ragazzi tornino a scuola, con i test sierologici (lo sosteneva anche ad aprile, ndr), con tutte le verifiche ma a scuola! Penso che sia il momento di stoppare le polemiche e dare tutti una mano al Governo perché l’obiettivo sia raggiunto”.

“E’ la formazione – ha concluso Renzi – il vero campo di sfida del nostro Paese: scuola, università, ricerca”.

Esami solo su base volontaria

E’ bene ricordare, comunque, che gli esami sierologici, al via dal 24 agosto, non sono obbligatori per docenti, personale Ata e dirigenti scolastici. Mentre per gli studenti svolgeranno i test per verificare l’infezione da Covid-19 solo con la modalità a campione. E sempre dopo l’assenso delle famiglie o degli stessi allievi, se maggiorenni.

Azzolina: rientrare a scuola è fondamentale

Nella stessa giornata, la ministra Lucia Azzolina, in un’intervista a La Repubblica, proprio sulla riapertura ha dato ai sindacati dei sabotatori, per poi ricordare che la si attuerà in due fasi: il 1° settembre per chi deve recuperare e il 14 per tutti, “tranne Calabria Puglia e Sardegna che hanno deciso di riaprire dopo le elezioni. Tornare a scuola è fondamentale soprattutto per i ragazzi di famiglie fragili. Non farlo significherebbe lasciarli per strada: le criminalità e le mafie non aspettano altro”.