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Rientro a scuola. Se il protocollo anti Covid dell’Iss è debole, alcuni dirigenti provvedono a stilarne uno nuovo, per evitare rischi penali

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Il protocollo di sicurezza anti Covid diramato dal ministero dell’Istruzione in vista del ritorno a scuola viene percepito da dirigenti e insegnanti non sufficientemente sicuro, sebbene lo stesso documento dell’Iss (linee guida 2022-2023) preveda l’eventualità che sulla base dell’aggravarsi dei contagi le misure possano farsi più stringenti. Ad ogni modo, in questi giorni molti dirigenti scolastici stanno provvedendo da sé, per i propri istituti, a stabilire ulteriori misure rispetto a quelle raccomandate. Ad esempio, come abbiamo già riferito, c’è chi richiede comunque la mascherina per gli studenti nelle classi.

Il sindacato dell’Udir, associazione rivolta ai dirigenti scolastici, suggerisce che ogni DS adotti un proprio protocollo in assenza di quello ministeriale Covid 19 per evitare rischi penali.

“L’avvio del nuovo anno scolastico 2022/2023 per i dirigenti scolastici si prospetta più difficile e insidioso dei due passati nella gestione del Covid 19 – leggiamo nella nota dell’Udir – lascia di fatto carta bianca alle scuole. Sarà il dirigente, dunque, a dovere stilare in autonomia il protocollo di gestione del virus”.

Quali criticità vengono individuate nel lavoro della dirigenza scolastica? “Se non si faranno i passi giusti, il rischio è quello della denuncia penale, come pure dell’illecito amministrativo fino al commissariamento per la mancata spesa delle risorse assegnate dal PNRR. E questo va assolutamente evitato”.

L’ingegnere Nanni Saccone, responsabile nazionale della sicurezza per il giovane sindacato dei dirigenti scolastici e collaboratore della Tecnica della Scuola, chiarisce: “Da quest’anno il dirigente oltre a premurarsi di applicare il protocollo dovrà anche scriverlo”.

Unica nota positiva della situazione scolastica riguarda l’arrivo, dal 1° settembre, dei 2,1 miliardi di fondi PNRR, ma anche in questo caso le disposizioni ministeriali sulla realizzazione delle classi innovative e digitali non sono chiarissime. E come sempre, in caso di mancata realizzazione, saranno i dirigenti scolastici a rispondere dell’eventuale cattivo uso dei fondi.

A questo scopo la segreteria UDIR sosterrà i propri Dirigenti scolastici iscritti con un supporto operativo relativo alla stesura e applicazione del protocollo “de quo”, da sottoscrivere sin dall’inizio delle attività scolastiche; e alla gestione dei fondi del Pnrr.