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Rientro a scuola, sui trasporti le Regioni insistono: 80% la capienza dei mezzi. Comuni e Province chiedono più soldi

Non indietreggiano le Regioni sul tema trasporto pubblico in vista della riapertura scuole: la capienza di bus e metro deve essere all’80% dei posti. Punto. Sono le prime anticipazioni che emergono dalla Conferenza Unificata iniziata dalle 19 del 31 agosto.

Cosa chiedono le Regioni

Il Cts ha proposto nei giorni scorsi le nuove linee guida. Si prevede di far salire l’occupazione dei mezzi al 75% della loro capienza, ammesso che vengano rispettate una serie di condizioni. Le Regioni chiedono l’80%.

In seguito all’ultimo incontro sul tema erano emerse già alcune proposte: la prima riguarda l’adozione a bordo dei mezzi di trasporto di separatori morbidi coerenti con le prescrizioni di sicurezza.
L’altra proposta concerne invece la differenziazione degli orari di apertura e di chiusura delle scuole, che permetterebbe di diluire nel tempo i flussi di accesso.  

Rientro scuola: le linee guida sul trasporto complicano tutto

Ma non solo: sono state presentate altre proposte relative al trasporto pubblico locale spiegate dalla ministra, come ad esempio per quanto riguarda l’incremento della capienza in condizioni di sicurezza sui mezzi: in questo caso è prevista la definizione più ampia del concetto dei congiunti, estesa anche a compagni di classe e di lavoro; l’estensione anche dei tempi di permanenza a bordo per derogare al distanziamento di un metro. Infine, si parla anche della certificazione dei sistemi di aerazione e filtraggio dei mezzi, l’obbligo di mascherina chirurgica e differenziazione degli orari per diluire i flussi di passeggeri. 

Alla riunione, ricordiamo, partecipano il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, la ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, e i ministri di Salute e Istruzione, Roberto Speranza e Lucia Azzolina, per il Governo.

Le Regioni chiedono anche 300 milioni in più per l’acquisto di servizi aggiuntivi e regole rapide in caso di sub-affidamenti.

Comuni e Province chiedono più soldi per la riapertura scuole

Anche Comuni e Province fanno sentire la propria voce e chiedono al governo 200 milioni in più per potenziare il servizio di trasporto scolastico; inoltre, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e l’Unione delle Province d’Italia (Upi), chiedono di adottare al più presto il decreto interministeriale per l’erogazione dei 20 milioni previsti dal decreto legge rilancio da assegnare ai Comuni per compensare le aziende di trasporto scolastico per il periodo di lockdown.

Fabrizio De Angelis

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