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Riforma Istituti Tecnici e Professionali? Un altro salto nel vuoto

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Apprendo in queste ore che il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, preme per far approvare, con grande entusiasmo, la Riforma riguardante gli Istituti Tecnici e Professionali.

Come i tanti prima di lui, cavalcando l’onda mediatica che perennemente affligge la scuola in quanto a detta di qualcuno non è in grado di formare correttamente gli allievi, fornendo loro competenze e concetti chiave affinché possano poi entrare tranquillamente nel mondo del lavoro, si presenta a parole con una proposta nuova che porterà al cambiamento epocale!

Come i tanti prima di lui puntualmente le varie proposte che si sono susseguite negli anni precedenti si sono confermate dei tagli al comparto scolastico con nuovi paletti e cavilli vari con i quali presidi, segreterie, docenti, personale ATA, allievi, hanno poi dovuto districarsi.

Puntualmente le nuove proposte che venivano fatte dai Governi precedenti si sono verificate dei flop, non hanno mai aggiunto nulla alla formazione degli allievi anzi semmai hanno tolto sempre qualcosa.

Perché non ammettere a questo punto che lo stato nella gestione della scuola, da 20 anni a questa parte, ha fallito!??! Diciamolo che c’è bisogno di tagliare per risparmiare sui costi e quindi sacrifichiamo il sacrificabile.

Al solito l’Italia è quel Paese dove il capo pur di dimostrare che ha sempre ragione fa le cose di testa sua, in fretta, senza chiedere il parere di chi è in prima linea, coinvolto direttamente nella formazione, in questo caso i docenti e poi tutti ne pagano le conseguenze, presidi, segreterie, docenti, personale Ata, e per ultimi ma non per ordine di importanza perché in questa mia scaletta appena fatta velocemente sarebbero al primo posto, gli allievi, ai quali ci rivolgiamo e che sono della scuola quanto di più importante ci sia.

Docenti e imprenditori esterni che faranno lezione agli allievi?! È un po’ come affermare che i docenti interni non sono validi! Non sanno nulla! Che la scuola fa pena!

Chi sceglierà questi docenti esterni, questi imprenditori?! Chi valuterà il loro grado di preparazione, il loro operato?!

C’è veramente bisogno degli ITS dove mandare gli allievi per farsi due anni di specializzazione?!

Io credo di no!! Basterebbe togliere dalle scuole tutte quelle attività extra inutili che si fanno durante un anno scolastico per concentrarsi sulle cose concrete, sulle competenze che si vuole far acquisire agli allievi, dare più importanza alle materie di indirizzo. Basterebbe semplicemente una semplice Riorganizzazione.

Ma temo che la riforma si trasformerà in manovalanza gratuita per molte aziende. Molti imprenditori poco corretti approfitteranno, con la scusa di spacciarla per formazione, per avere manodopera free.

Nulla di più sbagliato, se lavoro per te mi devi pagare.

Vogliamo allievi preparati? Che siano le aziende a entrare nelle scuole attuali, che ci chiedano cosa vorrebbero che gli allievi sapessero fare una volta usciti da qui, quali competenze dovrebbero avere, rivediamo la programmazione scolastica.

Ogni nuovo anno scolastico personalmente chiedo tante e diverse attrezzature con le quali fare didattica al fine di trasmettere concetti e competenze che ritengo utili per chi entrerà un domani nel mondo del lavoro. Puntualmente queste attrezzature non arrivano mai mentre di cose inutili se ne comprano a vagonate.

Perché semplicemente non definire delle linee guida alle quali tutte le scuole debbano poi attenersi?!

Ci sono attrezzature, macchinari, che si vuole che gli allievi sappiano usare fin da subito ma a scuola di questi dispositivi si fa solo un accenno teorico perché non li abbiamo.

Perché non fare in modo che le varie scuole debbano tassativamente avere in dotazione determinate attrezzature e che sia obbligatorio formare gli allievi all’uso delle stesse?

Quanto da me appena detto può essere messo in pratica fin da subito senza stravolgere nulla. Ovviamente a patto che vengano acquistate le attrezzature mancanti.

Sono convinto e sicuro, il tempo credo mi darà ragione, che la scelta fatta relativamente la Riforma sugli Istituti Tecnici e Professionali, sarà un altro salto nel vuoto.

Con questo chiudo e mi auguro fortemente di sbagliarmi a riguardo.

Fabio Gangemi  

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