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Salute mentale di tanti studenti a rischio. Schlein, Cgil e giovani in piazza chiedono lo psicologo a scuola: Meloni, esci dal palazzo e ascoltaci!

Il moltiplicarsi dei casi di ansia e depressione tra i giovani è sotto gli occhi di tutti e le scuole dovrebbero adeguarsi introducendo almeno uno psicologo ad istituto, una figura di riferimento cui possono rivolgersi gli studenti, ma anche il personale scolastico, quando il malessere individuale non è più gestibile. A sostenerlo sono sempre più giovani e per questo motivo venerdì 15 marzo, nella giornata dei disturbi del comportamento alimentare, si sono dati appuntamento a Roma, davanti al ministero della Salute, per chiedere interventi legislativi: alla protesta – lanciata dal  movimento lilla – ha aderito, tra gli altri, anche il Partito democratico, che nell’occasione ha rilanciato una proposta di legge per l’approdo in pianta stabile – non sulla base di progetti annuali che coprono solo una parte dell’anno scolastico e per una ristretta cerchia di potenziali “utenti” – dello psicologo nelle scuole.

Davanti al ministero della Salute c’era anche la segretaria del Pd Elly Schlein, che ha allestito una conferenza stampa: “I numeri che stiamo vedendo – ha detto la dem – sono quelli di una vera e propria epidemia. Durante la pandemia questi fenomeni legati alla salute mentale e al disturbo del comportamento alimentare sono aumentati moltissimo soprattutto tra gli adolescenti”.

“Si parla di quattro milioni di persone – ha aggiunto Schlein – che in questo momento soffrono di questi disturbi” ed è “la punta di un iceberg molto più diffuso” con numeri elevatissimi per cui questa “è la seconda causa di morte tra gli adolescenti dopo gli incidenti stradali. Esigiamo che questo governo non si volti dall’altra parte e dia ascolto a questa rivendicazione”.

Nel sottolineare che il Pd continuerà a farsi sentire, la segretaria del Pd si è anche rivolta “alla presidente del consiglio di questo paese Giorgia Meloni: esca dal palazzo ed ascolti queste voci. È un problema diffuso quello dei tagli che stanno facendo alla sanità pubblica. È un problema che si sta traducendo nel fatto che le persone che non hanno le risorse per curarsi stanno rinunciando a farlo mentre chi ha il portafoglio più gonfio può andare nelle strutture private. Non è questo che prevede il diritto alla salute della nostra Costituzione”, ha chiosato Elly Schlein.

Alla manifestazione di protesta c’era anche una nutrita rappresentanza dell’Unione degli universitari e della Rete degli studenti medi: “Denunciamo come l’Italia sia l’unico Paese europeo a non prevedere nel sistema scolastico la figura dello psicologo. Eppure, in Italia, quasi il 10% delle ragazze e l’1% dei ragazzi soffrono di anoressia o bulimia. Oggi chiediamo al Governo e al Parlamento di fare in fretta. La nostra proposta di legge è ancora ferma alla Commissione Cultura della Camera e chiediamo di approvarla velocemente per avere un servizio di assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counselling in scuole e università, che possa basarsi su personale professionista e interfacciarsi con il servizio sanitario. I Ministri Schillaci, Valditara e Bernini ci ascoltino”.

A fianco degli studenti – oltre ai parlamentari – c’erano anche la Cgil e lo Spi Cgil. “Governo e Parlamento – hanno detto dal primo sindacato d’Italia – hanno il dovere di rispondere all’appello che arriva dalle studentesse e dagli studenti per introdurre l’assistenza psicologica in scuole e università e, al tempo stesso, è necessario rafforzare la rete dei servizi sociosanitari sul territorio. Questo Governo ha dimenticato i giovani e sta smantellando il futuro del nostro Paese: auspichiamo che, almeno su un tema così delicato ed emergenziale, si possa trovare una convergenza per dare risposte e risorse efficaci”.

“Il disagio psicologico delle nuove generazioni – ha ricordato lo Spi Cgil – è una delle emergenze a cui dare subito una risposta. I pensionati Cgil, che hanno a cuore il futuro del Paese, hanno sostenuto da subito questa proposta di legge. La politica ha la possibilità oggi di dare un segnale: lo colga e si batta per l’approvazione di questo primo atto legislativo”.

Alessandro Giuliani

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