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Saluto romano in classe, parla il docente coinvolto: “Era una cosa folkloristica”. Il caso arriverà in Parlamento

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Ieri è diventato virale un video che ritrae alcuni studenti di un istituto superiore di Roma che, in classe, sono in piedi e fanno il saluto romano, che richiama, com’è noto, al fascismo, davanti ad un loro docente che non fa niente per fermarli o esprimere disappunto ma, anzi, annuisce. Pare addirittura che abbia spinto lui a ragazzi a compiere il gesto.

Il professore è stato rintracciato e ha parlato ai microfoni de La Repubblica. Nel corso dell’intervista il docente non sembra aver capito la gravità dell’accaduto, anzi. “Siete tutti prezzolati, di voi giornalisti non mi fido. Non mi rovinate la vita. Il preside mi ha chiuso in una stanza senza darmi la possibilità di chiamare il mio avvocato e mi ha accusato di cose mostruose che non erano vere. Poi, siccome mi hanno dato del fascista, io ho fatto una Pec, perché mi ritenevo offeso di questa cosa, e gli ho detto che come forma di ribellione civile andavo in camicia nera tutti i giorni, tipo Gandhi o Pannella. Dica la verità, mi fate schifo tutti”.

La versione del docente

E, sull’accaduto: “Entravo e quelli facevano così, ma lo facevano anche prima. Lo sapevano anche le bidelle. Era una cosa folkloristica, folkloristica. Sono ragazzi con disagi. Esprimevano in quel modo la loro ribellione a questo sistema. Tutto qua. Il preside ha fatto un abuso nei miei confronti”.

“Io dicevo ai ragazzi di non fare quella cosa perché mi avrebbero messo in difficoltà. Prendo dei ragazzi che hanno problemi e li vado a segnalare? Lei lo farebbe? Sono ragazzi che sono assolutamente capre dal punto di vista didattico e intellettuale”, ha concluso.

Il caso arriverà anche in Parlamento

Del caso si parlerà anche in Parlamento: la deputata Elisabetta Piccolotti (Avs) ha presentato una interrogazione al governo sul contenuto del video.

“E’ un video di cui non avevo contezza ed ho convocato immediatamente un consiglio di classe straordinario che si terrà domani pomeriggio – ha detto all’Ansa il dirigente scolastico – vedremo quali saranno i provvedimenti disciplinari che verranno adottati dall’organo collegiale che io presiederò. Questo episodio mi ha turbato per diverse ragioni, sono rimasto sbigottito, è un video che non va assolutamente bene, i fatti in sé sono gravi, faremo la nostra parte”.

“L’esperienza mi fa essere prudente – ha affermato, interrogato sull’atteggiamento del docente – non mi lancio in previsioni”.

Nella serata di ieri il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara è intervenuto per dire di aver apprezzato molto l’immediato intervento del preside. “Non appena saranno approvate dal Parlamento le norme sul voto di condotta e sulle sospensioni, episodi di questo tipo saranno sanzionati più severamente rispetto a quanto oggi non possa succedere. Spiace constatare che qualcuno contrasti queste riforme”, ha aggiunto il ministro.

Anche Mario Rusconi, presidente di Anp Roma, si è detto sbigottito: “La scuola deve recuperare la propria autorevolezza, anzitutto chiedendo al personale atteggiamenti coerenti sia con le indicazioni pedagogiche del fare scuola che dell’educazione civica. Una classe che sfugge così di mano ad un insegnante deve chiamare in causa le responsabilità di noi docenti”, ha detto il dirigente dell’istituto Pio XIX a Roma.