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Salvini prova vergogna per gli stipendi bassi dei dipendenti pubblici: assurdo che un ingegnere del Mit guadagni 1.500 euro al mese

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Il Governo Meloni sembra non volersi fermare agli aumenti di 100 euro previsti per i dipendenti pubblici da gennaio 2024, con l’adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale. A sentire il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, c’è bisogno di incentivi pesanti per i dipendenti pubblici: in collegamento da Roma con il convegno “I ponti e le gallerie italiane del Pnrr”, organizzato a Bari dalla Scuola di ingegneria e architettura, il ministro leghista ha detto che intende farsi “carico di un adeguamento delle retribuzioni dei pubblici dipendenti perché è assolutamente fondamentale”.

“Il mio cruccio – ha sottolineato Salvini – è che un ingegnere di prima nomina assunto al Mit abbia uno stipendio medio di 1.500-1.600 euro al mese: coi costi di affitto che ci sono a Roma si tratta di sopravvivenza, quindi spesso un ministero fondamentale diventa una fase di passaggio in attesa che un privato assuma queste risorse pagandole di più”.

È una situazione, quella descritta da Salvini, che riguarda da vicino anche molti insegnanti, precari e spesso neo-assunti, costretti a stare lontano da caso a cifre ancora inferiori rispetto a quelle citate dal vice-premier per gli ingegneri pubblici di prima nomina.

Secondo il vicepremier, però, questo Esecutivo può cambiare le cose: “i prossimi anni sono quelli che possono far fare un salto infrastrutturale, economico, ambientale e sociale all’Italia come è accaduto nel secondo dopoguerra”.

“Stiamo lavorando per velocizzare e sbloccare le opere – ha detto – come sta avvenendo per l’alta velocità fino a Reggio Calabria, per la Napoli-Bari, per la Maglie-Leuca”.

La Puglia “sarà la prossima regione che a novembre visiterò per presentare tutti i cantieri aperti e in progettazione a cura del Ministero”, ha concluso Salvini.