Categorie: Generico

Sciopero dirigenti: il Miur non ha i dati

Sembra incredibile, ma è proprio così: ancora nella serata di oggi, 21 aprile, il Ministero non è in grado di fornire alle organizzazioni sindacali e alla stampa i dati dello sciopero dei dirigenti scolastici avvenuto ieri.
Eppure i capi di istituto sono meno di 10mila in tutto il territorio nazionale e almeno attraverso le direzioni regionali si dovrebbe disporre di un primo dato se non definitivo certamente molto attendibile.
Sembra che nella giornata di ieri il sistema informatico per la raccolta delle adesioni tramite le postazioni delle singole istituzioni scolastiche non abbia funzionato; in molti hanno tentato di inserire i dati, ma si sono visti rispondere dal sistema che "nessuno sciopero è segnalato per la giornata odierna".
A partire da questa mattina una task-force ministeriale messa in piedi in extremis, ha iniziato ad inserire manualmente i dati, ma – secondo le ultime informazioni – per il momento sono disponibili solamente i numeri relativi al 10-15% di tutte le scuole italiane.
In questa situazione l’Associazione Nazionale Presidi, che insieme con la Cida, aveva promosso l’iniziativa di astensione dal lavoro ha avuto buon gioco e ha potuto dichiarare che le adesioni superano il 60%; Anp avrebbe potuto dichiarare anche 80-90 o 100, dal momento che nessuno, almeno per ora, potrebbe smentire!
Comunque il dato può avere un senso se riferito all’intero comparto della dirigenza pubblica (nella giornata di ieri la gran parte degli Uffici ministeriali hanno funzionato senza dirigenti), ma è certamente assai sovrastimato se si parla della scuola.
Secondo stime più prudenti, a scioperare sono stati forse 1500/2000 capi di istituto di tutta Italia, corrispondenti al 15-20%.
Ma, al di là dei numeri, in casa Anp si ritengono soddisfatti: i principali telegiornali della serata hanno parlato della protesta che ha avuto il suo momento chiave nella consegna simbolica al Presidente del Consiglio Berlusconi di una lettera formato gigante nella quale i dirigenti pubblici si dicono delusi per il trattamento loro riservato dal Governo, nonostante le molte promesse.
Le parole pronunciate da Giorgio Rembado riassumono efficamente il senso di sfiducia che ormai serpeggia anche fra gli alti funzionari dello Stato: "Ci sentiamo disconosciuti da questo Governo".

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Tanti motivi per votare i candidati/e ATA dei COBAS SCUOLA alle elezioni CSPI del 7 maggio

Del personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (ATA) si parla solo in termini di efficienza e…

30/04/2024

Vannacci: non sono religioso ma i crocifissi sono parte della nostra vita e sono stati limati. Questa Europa non ci piace

Il vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega, ha presentato oggi a Roma, al Tempio di…

30/04/2024

Alunno sbatte la testa del compagno sul banco: genitori chiedono alla scuola di mandarlo via e i figli non entrano in classe

Si parla ancora di bullismo e violenza nelle scuole italiane. Stavolta una classe intera di…

30/04/2024

Violenza sui docenti, una presa colpi di zaino da un alunno e un’altra minacciata da genitori dopo rimprovero: la denuncia

Una docente, secondo quanto riportato da un comunicato del sindacato Gilda Insegnanti di Parma e…

30/04/2024

Aggiornamento III fascia Ata, le nomine slittano al 2025? – Rivedi la Diretta

Il parere del CSPI del 26 aprile 2024 anche se obbligatorio ma non condizionante, sta suscitando moltissime rimostranze e diffide da parte dei…

30/04/2024

Organico aggiuntivo Ata Pnrr e Agenda Sud, arriva il rinnovo fino al 15 giugno: misura approvata al Consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi, nell’ambito del Dl Coesione, la misura che rinnova…

30/04/2024