Home Attualità Scuola green pass, le 3 opzioni in campo per il vaccino insegnanti

Scuola green pass, le 3 opzioni in campo per il vaccino insegnanti

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  1. Green pass solo per il personale scuola, quindi per insegnanti, Ata e dirigenti, ma non per gli studenti; il che significa vaccino o in alternativa tampone effettuato nelle ultime 48 ore o ancora testimonianza di avere contratto il Covid negli ultimi sei mesi;
  2. obbligo vaccinale solo in quelle regioni che abbiano una quota vaccinati al di sotto della media italiana, in prima fila la Sicilia;
  3. obbligo vaccinale nazionale per il personale scuola, che rappresenta l’opzione su cui si è discusso maggiormente negli ultimi giorni, da quando il commissario per l’emergenza Figliuolo, supportato dal ministro per la Salute Roberto Speranza, ma soprattutto il sottosegretario Andrea Costa hanno prospettato l’ipotesi di concedere ai non vaccinati al massimo un mese di tempo, fino al 20 agosto, per sottoporsi al vaccino spontaneamente, dopodiché si procederà con l’obbligo.

Sarebbero queste le 3 opzioni in campo sul tema della vaccinazione scuola e del green pass, secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica.

Una soluzione, la terza, data come la più probabile, e che trova il consenso di molti, anche nel mondo della scuola, tra dirigenti scolastici e una buona fetta di insegnanti, oltre che nel mondo della politica, Lega esclusa.

L’obiettivo: arrivare, complessivamente, a quei 4,8 milioni di over 50 e 2,7 milioni di giovanissimi tra i 12 e i 19 anni che ancora non hanno fatto la prima dose.

Vaccini scuola mancanti

Quanto ai dati specifici della scuola, ad oggi sarebbero oltre 220mila coloro che non hanno fatto neanche la prima dose del vaccino, il 15% del quasi un milione e mezzo che rappresenta l’intera popolazione scolastica. Un dato che peggiora in Sicilia, dove sarebbero 60mila i docenti non vaccinati, il 43% del totale, mentre in provincia di Bolzano superano gli 8mila, quasi il 38% del totale. Male anche la Liguria, con quasi 11mila non vaccinati (il 34%), la Sardegna, con 12mila (33%) e la Calabria, con 14.500 (oltre il 30%). 

Peraltro, sull’obbligo vaccinale nessuna incostituzionalità, se mai vi fossero stati dubbi, come ha anche chiarito il nostro vice direttore Reginaldo Palermo intervistando il giurista Francesco Clementi, docente ordinario di diritto costituzionale italiano e comparato presso l’Università di Perugia.