“La mia proposta è chiara e semplice: ogni anno gli studenti dovranno compilare un questionario cartaceo o online anonimo nel quale esprimeranno per ogni docente un voto che va da 1 10. In base al risultato ottenuto il docente verrà penalizzato o premiato sui futuri concorsi. In questo modo gli alunni potranno valutare con efficacia il lavoro dei propri professori e servirà da stimolo per invitare i docenti ad un lavoro più proficuo. Materiali e informazioni su www.lucaerbifori.net o scrivendo a lucaerbiforiblog@aol.com”
Se questo è il contenuto della petizione, l’idea della ministra di valutare i professori con ogni probabilità attinge anche da tali richieste, compresa la possibilità di consegnare ai ragazzi la possibilità di farlo: «sanno chi hanno davanti e distinguono rapidamente i docenti che lavorano con professionalità e chi lo fa in maniera più stanca».
Vendicarsi dunque di un cattivo voto, o di note disciplinari sul registro o della severità nel pretendere impegno e attenzione in classe da parte di allievi o gruppi di allievi, giudicando malissimo il docente, non sembra scuotere i dubbi della ministra.
Siamo d’accordo in linea di principio che “una classe di supergeni dovrà per forza avere degli insegnanti capaci e meritevoli di uno stipendio più dignitoso”, ma c’è pure il rischio che per avere un buon giudizio dagli alunni possano piovere 8 e 9 come nelle tempeste tropicali.
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