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Se la preside crea un clima intimidatorio e rimane sola: venti docenti si dimettono in blocco. La ds replica: tutte maldicenze

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Non possono esistere le scuole senza gli alunni. Nemmeno senza l’apporto dei docenti, la cui opera professionale è indispensabile per condurre l’offerta formativa come pure per l’organizzazione scolastica. Nessuno, però, può obbligare gli insegnanti a svolgere attività extra-didattiche. E quando questi si sottraggono in blocco dagli impegni aggiuntivi il problema diventa enorme, quasi irrisolvibile. Come quello che si è venuto a determinare nell’Istituto Comprensivo di Garlasco, vicino Pavia, dove ben venti docenti si sono dimessi dagli incarichi interni, sembra in disaccordo con la gestione della dirigente scolastica.

La dirigente, a capo di 13 plessi tra scuola dell’infanzia, primaria e medie, anche dei vicini comuni di Alagna (Pavia), Borgo San Siro (Pavia), Dorno (Pavia), Gropello Cairoli (Pavia) e Zerbolò (Pavia), si è vista consegnare le dimissioni prima dalle vicepresidi. Poi, man mano, dagli altri insegnanti che avevano incarichi di responsabilità.

“Continuo con il mio lavoro senza dar retta a maldicenze e calunnie”, ha detto la ds all’agenzia Ansa, raccogliendo anche il sostegno di alcuni insegnanti dell’Istituto Comprensivo.

Della vicenda si è occupato anche l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, dove sono andati a riferire Abele Parente, segretario regionale della Uil Scuola, e il collega Luigi Verde.

“Si tratta di un film già visto – ha detto Parente all’agenzia di stampa -. La dirigente in questione è stata trasferita a Garlasco lo scorso settembre dopo aver coordinato per due anni l’Istituto comprensivo di Sulbiate-Ronco B.no di Monza Brianza. A febbraio 2022 l’intera segreteria fu costretta a restare in malattia, riportando traumi psicologici per il clima intimidatorio e le continue vessazioni subite dalla preside”.

“Anche in quella circostanza si era arrivati ad un punto di rottura con tutte le componenti del sistema scolastico: collegio docenti, consiglio d’istituto e comuni. Ad oggi, dopo sei mesi dall’inizio dell’anno scolastico in quella scuola è tornato un clima di serenità”, ha concluso Parente.