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Minacce alla preside Savino di Firenze autrice di una circolare antifascista: tre lettere con intimidazioni ed escrementi. La Digos indaga

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Riceve periodicamente minacce e pesanti insulti la preside Annalisa Savino, dirigente del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, autrice nel febbraio dello scorso anno della circolare antifascista per condannare il pestaggio di studenti – si parlò di ‘aggressione squadrista’  – avvenuto alcuni giorni prima davanti a un altro istituto fiorentino, il Michelangelo, per volontà di militanti di destra di Azione studentesca.

L’attenzione nei confronti della preside fu alta, per la  sua netta presa di posizione contro chi aveva commesso violenza e che la portò a parlare in una lettera dei rischi di ritorno al fascismo: sull’iniziativa della preside si espresse in modo negativo il ministro Giuseppe Valditara definendola “impropria”, ma in tanti mostrarono solidarietà alla dirigente scolastica anche con una petizione on line e nel corso di una manifestazione svolta a Firenze.

Nell’ultimo periodo i “contestatori” della preside hanno alzato il livello del loro dissenso inviando tre lettere contenenti minacce e insulti dai contenuti non poco preoccupanti perché corredate da vere e proprie intimidazioni. Tanto che la preside ha sporto denuncia alla Digos, la quale ha immediatamente avviato accertamenti.

Una missiva, scrive Il Corriere Fiorentino, conteneva un insulto. La seconda lettera riportava una “ammonizione” in modo volgare con richiesta di non scrivere cose ideologiche. Nella terza lettera, giunta dopo le cariche a Pisa sugli studenti da parte delle forze dell’ordine, c’erano degli escrementi.

Sara Funaro, candidata sindaco per il centrosinistra a Firenze e assessore al Welfare nella giunta Nardella, ha inviato la sua “solidarietà alla preside Annalisa Savino per le vergognose minacce e insulti ricevuti”.

“Non è tollerabile che si provi a intimorirla per aver difeso i principi costituzionali e per aver ispirato gli studenti alla non violenza e al dialogo. Un abbraccio ad Annalisa, siamo con te”, ha concluso l’assessore al Welfare.