Ieri, 22 giugno, si è svolta la seconda prova scritta della maturità 2023, di carattere disciplinare. Il portale Skuola.net ha cercato di captare le impressioni a caldo degli studenti che hanno sostenuto l’esame. Ecco i dati, molto interessanti, che sono emersi, a partire dalle reazioni di 500 maturandi.
A differenza della prima prova la seconda sembra essere stata apprezzata dai candidati. Circa 2 su 3 danno un giudizio positivo delle tracce inserite nel loro compito, forse perché preparate a partire dai programmi scolastici, cosa diversa rispetto a quanto avvenuto con la prima prova.
Per quasi 4 maturandi su 10, nelle tracce non c’era nulla che non fosse uscito fuori durante gli anni di scuola. E per un altro 41% c’era giusto qualche “extra”. Solamente 1 su 5 ha riportato di parecchi “fuori programma”. Sia gli alunni del liceo classico sia quelli dello scientifico, all’uscita dall’aula sono apparsi soddisfatti. Nel primo caso, la scelta di Seneca è stata gradita da oltre 9 su 10. Nel secondo caso, 3 su 4 hanno detto che almeno uno dei due problemi di matematica proposti era fattibile. Alla fine, complessivamente, la metà degli studenti (50%) ha valutato la prova in linea con le sue aspettative della vigilia; 1 su 10 addirittura più facili del previsto.
Chi ha avuto difficoltà, a quanto pare, sembra sia riuscito comunque a cavarsela grazie all’aiuto dei docenti: lo riporta oltre la metà dei presenti. E, dove non non è arrivato il suggerimento del prof, ci si è attrezzati in modo alternativo: quasi 3 su 10, infatti, ammettono di aver sbirciato altrove le soluzioni.
Tra i copioni, il 65% riporta di aver fatto ricorso a bigliettini, appunti o foglietti. Il 21%, invece, ha potuto confidare sull’aiuto salvifico di qualche compagno d’avventura, mentre il 14% sostiene di essersi connesso a Internet in vario modo, per collegarsi a banche dati, intelligenze artificiali o per ricevere aiuti da casa via mail, messaggistica o documenti condivisi.
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