Forse qualcuno dovrebbe raccogliere tutti gli aneddoti singolarmente strani che si consumano ogni giorno a scuola e scriverci un libro. E fra i tanti grotteschi accadimenti ecco questa storia accaduta a Nola (Napoli) dove gli agenti del locale commissariato sono riusciti a venirne a capo con legittimo sbalordimento. La notizia su Giornalettismo.
Il ragazzino, per rendere ancora più veritieri i messaggi dal contenuto scabroso e allarmante inviati via chat sui telefonini delle sue compagne di classe, aveva attivato anche un falso profilo Facebook con tanto di foto di un uomo, completamente ignaro.
Aveva fatto credere che anche lui, a sua volta, era stato contattato dall’uomo che chiedeva rapporti sessuali con i minori, paventava minacce di rapimenti, sostenendo di non aver paura di nessuno, “nemmeno della camorra”, perche’ era in grado di controllare i movimenti delle giovani. Le indagini della polizia hanno consentito, nel giro di un paio di giorni, di portare alla luce la verità e di restituire la serenità perduta alle compagne di classe e ai loro familiari che stazionavano con più frequenza all’esterno dell’istituto in attesa di scorgere il sospettato.
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