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Stipendi dei prof, la FLC CGIL invita il Governo ad aprire tavolo delle trattative

Arriva un comunicato stampa della FLC CGIL in riferimento al grave problema degli stipendi dei docenti italiani. In tale comunicato si dice che il tempo è ormai scaduto! È necessario che il Governo crei le condizioni per aprire le trattative per il rinnovo del CCNL 2019-2021 per adeguare gli stipendi dei prof a livello europeo.

Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL

Nel conto annuale 2017 pubblicato dalla Ragioneria Generale dello Stato si legge della perdita che hanno subito i salari del personale della scuola e del fatto che essi siano tra i più bassi della Pubblica amministrazione.

La muta eloquenza dei numeri non ha bisogno di alcun commento e denuncia la grave responsabilità della politica che sottopaga la classe intellettuale che ha la responsabilità di formare le future generazioni. Un fatto indegno di un paese civile.

A questo proposito le denunce sindacali sono state poste da tempo alle controparti e con i conti alla mano: a parità di lavoro, i docenti italiani guadagnano in media 8000 euro l’anno in meno rispetto ai colleghi europei.

Il tempo è ormai scaduto. Il Governo crei le condizioni per aprire le trattative per il rinnovo di un Contratto nazionale di lavoro che ci avvicini all’Europa, abbandonando l’insano progetto della regionalizzazione del sistema di istruzione che porterebbe con sé la territorializzazione dei diritti e delle retribuzioni.

Al rinnovo del CCNL si dovrà necessariamente accompagnare il rilancio di una politica di investimenti in istruzione, formazione e ricerca, che riallinei il nostro Paese al resto d’Europa.

Questo il terreno su cui incalzeremo la politica con un’azione forte, puntuale e costante a partire dalla mobilitazione indetta unitariamente con tutti gli altri sindacati della scuola.

Lucio Ficara

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