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Fassino (Pd) e il suo cedolino: “4718 euro? Non è uno stipendio d’oro”. Un prof: “E i docenti che ne hanno un terzo?”

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Ha attirato molte polemiche l’intervento di Piero Fassino (Pd) alla Camera. Come riporta Ansa, il parlamentare ha mostrato ieri, 2 agosto, il cedolino del suo stipendio a tutti i deputati, “quello che ciascuno di noi riceve ogni mese”, prima di annunciare la sua astensione sul bilancio interno di Montecitorio. “L’indennità che ciascun deputato percepisce ogni mese dalla Camera è di 4.718 euro al mese. Si tratta certamente di una buona indennità, ma non è certamente uno stipendio d’oro”.   

Da qui, un fiume di critiche, sfociate anche in affermazioni dal sapore populista: molti sono i docenti che hanno considerato queste parole davvero offensive nei confronti di chi ha molte difficoltà per arrivare a fine mese. In particolare, uno di loro, ha scritto un post su Facebook che recita così: “Poverino come farà a mangiare, facciamo una colletta per aiutarlo? Poi faccio un confronto con chi ogni giorno è chiamato a costruire le menti delle nuove generazioni di cittadini: 1400 euro, un terzo dello stipendio del povero Fassino”.

La difesa di Fassino

Fassino ha poi risposto alle polemiche: “A fronte di reazioni seguite al mio intervento di oggi alla Camera, ad ulteriore chiarificazione ribadisco che, detratte dall’indennità lorda i prelievi fiscali nazionali e locali e la quota previdenziale, l’indennità netta mensile che ogni deputato percepisce è di 4.718 euro. È certamente una buona indennità, ma non corrispondente alle cifre astronomiche spesso diffuse”. Così, in una nota il deputato del Partito Democratico.

“Ad ogni deputato – dice Fassino – è poi corrisposto un Fondo per l’attività parlamentare di 3.610 euro che, per quel che mi riguarda, utilizzo interamente per i compensi ai miei due collaboratori parlamentari. Ogni deputato infine riceve una diaria mensile di 3.500 euro che, per quel che mi riguarda, devolvo al PD nazionale e veneto in misura di 2.500 euro per il sostegno alle attività politiche, utilizzando i restanti 1.000 euro a copertura delle spese per l’attività parlamentare (abbonamenti, trasferte e iniziative). Come si può desumere da questo puntuale e verificabile rendiconto le risorse che riceve un deputato non rappresentano una indebita forma di arricchimento, ma sostegno all’attività politica e parlamentare”.

Stipendi docenti bassissimi

Stipendi italiani in basso in Europa? Secondo i dati dell’Ocse, riportati da ‘Repubblica’ qualche mese fa, i numeri sono evidenti. Lo stipendio medio annuo lordo di un insegnante nella scuola primaria è pari a 36.800 euro, in Francia 39.417 euro, in Germania 74.937 euro. La media Ue è di 42.599 euro. Discorso simile alla scuola media con 39.463 euro in Italia e 45.015 di media europea.  

Stipendi più bassi in Europa ma anche più bassi rispetto a tutto il pubblico comparto del nostro Paese. Si parla di un 22% in meno di un docente superiore rispetto a un altro lavoratore con lo stesso titolo universitario (350 euro in meno al mese).