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Stop ai social per minori di 16 anni, ragazzi contro il ddl: “Vanno vietati ai boomer, è meglio educare all’uso responsabile”

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Stop ai social per i minori di sedici anni senza il consenso dei genitori: questo il contenuto di un disegno di legge presentato da poco al Senato dalla senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni, come riporta Fanpage. Il testo sta facendo discutere i giovanissimi.

Stop ai social per minori di 16 anni, l’articolo incriminato

Il testo per adesso non è ancora stato reso pubblico. Adnkronos ha visto in anteprima la bozza e ha diffuso alcuni punti. Si tratta in tutto di sei articoli. Il titolo è “Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale“.

Tra i punti anticipati c’è l’articolo 5: “La diffusione dell’immagine di un minore di sedici anni attraverso un servizio di piattaforma online è soggetta all’autorizzazione di chi ne esercita la responsabilità genitoriale o ne è tutore, nonché della direzione provinciale del lavoro”.

Le reazioni

Inutile dire che i più giovani non gradiscono la misura. Ecco i commenti che hanno lasciato nel post in cui si parla del ddl sulla pagina Instagram del portale Webboh:

“Io li vieterei ai boomer invece”.

“I social se usati consapevolmente possono essere usati a prescindere dall’età. È questione di maturità non età”.

“Ma invece che vietare non sarebbe meglio educare all’utilizzo responsabile dei social? Perché tanto comunque può diventare un arma sia a 14 sia a 16 se non si sanno utilizzare”.

“Anche agli adulti sopra 40 anni che scrivono 5 cattiverie ai giovani sui social”.

“Piú che ai minori di 16 anni dovrebbero togliergli a certi pedofili e maniaci, queste cose succedono anche ai maggiori di 16 anni”.

“Ci sta onestamente, io ho avuto il telefono dopo gli esami di terza media e non potevo usare i social fino ai 18 anni. Si vive meglio credetemi”.

“Dipende dalla maturità che si ha, molti ragazzi con un’età superiore ai 18 anni sono molto meno maturi di ragazzi di 14 o 15. Togliere la possibilità a questi ragazzi di stare sui social secondo me è inutile perché si dovrebbe vietare per persona, non per età”.

I pericoli dello sharenting

La social media strategist e giornalista Serena Mazzini, che da tre anni studia il fenomeno dell’esposizione dei minori lo scorso 21 marzo, alla Camera dei Deputati, ha presentato i dati che ha ricavato dalle ricerche. Nel frattempo è stata presentata una proposta di legge sul tema.

Anche la blogger e scrittrice Selvaggia Lucarelli è intervenuta sul tema alla Camera dei Deputati, lo scorso 11 aprile, per presentare il progetto di legge “Disposizioni sull’impiego dei minori nell’ambito delle piattaforme digitali di condivisione di contenuti multimediali” di Gilda Sportiello (M5S).

Noi avevamo già trattato il tema quasi un anno fa. Il nostro collaboratore Dario De Santis, storico della scienza, ha realizzato un reel per sensibilizzare sui pericoli dello sharenting che è stato visto da più di due milioni di persone.