Home Attualità Studenti picchiati dalla polizia durante i cortei pro-Palestina. I docenti: violenza inaudita

Studenti picchiati dalla polizia durante i cortei pro-Palestina. I docenti: violenza inaudita

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Cariche e manganellate contro gli studenti durante i cortei pro Palestina a Pisa e Firenze. E momenti di tensione si sono vissuti anche a Catania. A Pisa, scrive Il Fatto, i poliziotti sono intervenuti in tenuta antisommossa tanto da provocare la protesta unita delle opposizioni oltre a quella del rettore e di un gruppo di docenti di un liceo. 

Ilfattoquotidiano.it riferisce che  sono stati fermati 4 manifestanti e ci sono stati diversi feriti in maniera lieve. Tutta l’area intorno a piazza dei Cavalieri, dove si affaccia la sede centrale dell’ateneo di Pisa, è cinturata dalle forze dell’ordine.

 “Immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso”, dice Giuseppe Conte dei 5Stelle, mentre Elly Schlein ha postato i video degli scontri: “Basta manganellate sugli studenti. Le immagini di Pisa sono inaccettabili. C’è un clima di repressione che abbiamo già contestato mercoledì scorso al ministro in Parlamento. Difendiamo la libertà di manifestare pacificamente”. 

 “Le cariche di Pisa contro gli studenti sono inaccettabili. Una violenza spropositata contro chi stava manifestando. Ennesimo episodio di manganellate contro chi scende in piazza. Così la destra pensa di gestire l’ordine pubblico? Esigiamo risposte immediate. Matteo Piantedosi risponda”.

Pronta un’interrogazione al ministro dell’Interno: “Siamo davanti a una pratica repressiva che è ormai sistematica”.

“Censurano, reprimono con la forza chi non la pensa come loro. E la cosa grave è che accade sempre più spesso su giovani e giovanissimi. Per l’ennesima volta: un governo che usa il manganello e che non tollera chi non la pensa come loro non è degno di un Paese civile. Basta!”

“Piantedosi, basta manganelli sugli studenti. Basta”, scrive il Pd Toscana che aggiunge: “immagini vergognose” e sottolinea che “non tolleriamo questi livelli di repressione” chiedendo a Piantedosi di chiarire “anche il ruolo del questore in questa vicenda”. 

 “Il governo Meloni deve rispondere di ciò che è accaduto. In quel corteo c’erano tra l’altro minorenni che sono stati manganellati e dai video che girano in Rete si vedono ragazzi fermati e fatti sdraiare a terra per essere ammanettati. Si apprende inoltre di giovanissimi portati via in ambulanza per le ferite riportate durante le energiche cariche”.

 “Non si può reprimere una manifestazione pacifica con questi metodi violenti, sono immagini incompatibili con le nostre leggi ed il diritto a manifestare le proprie opinioni”.

Ma le opposizioni voglio pure sapere: “Chi ha ordinato queste cariche? A che scopo? Piantedosi pensa di dire qualcosa?”. 

“Violenze ingiustificate” contro “ragazzi disarmati fermati e messi a terra con le mani dietro la schiena. Sono scene che fanno male e non hanno una ragione, se non quella di punire e scoraggiare ogni forma di dissenso e di protagonismo della

La questura ha risposto sostenendo che il corteo “non era autorizzato” e le forze dell’ordine ne sono venute a conoscenza “solo attraverso i canali social e pertanto a differenza di altre circostanze analoghe è mancata l’interlocuzione con i rappresentanti dei promotori”, mentre la carica è stata determinata “da un momento di tensione scaturito da un contatto fisico tra alcuni manifestanti e i poliziotti che impedivano l’accesso alla piazza dei Cavalieri”. 

Sulla vicenda è intervenuto anche un gruppo di docenti del liceo artistico Russoli che si trova proprio di fronte al luogo in cui sono avvenute le cariche e che hanno scritto una lettera aperta: “Siamo sconcertati da quanto accaduto in via San Frediano, di fronte alla nostra scuola dove studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo, perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, chissà mai perché, non avrebbe dovuto sfilare in piazza Cavalieri. Proprio di fronte all’ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. Senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza. Come educatori siamo allibiti: riteniamo che qualcuno debba rispondere dell’inaudita e ingiustificabile violenza”.

Anche l’Università di Pisa ha espresso “profonda preoccupazione e sconcerto” per gli scontri e chiesto “chiarimenti sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine”, auspicando che “tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca”, dice il rettore Riccardo Zucchi