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Studenti vogliono occupare la scuola, non ci riescono e la devastano: scala storica distrutta, scritte offensive contro i docenti

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April 05, 2025

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Una vera e propria devastazione: un istituto tecnico commerciale di Pisa è stato oggetto di vandalismo da parte degli stessi studenti, che lo hanno messo a soqquadro. Tutto è avvenuto in seguito ad un tentativo di occupazione fallito. Lo riporta Ansa.

“Un vero dramma”

La dirigente scolastica è disperata: “Scala storica distrutta, l’antica macchina da scrivere nell’atrio e lì da oltre 50 anni disintegrata, uffici di presidenza e vicepresidenza devastati, scritte offensive contro i professori sui muri e scarabocchi dappertutto, banchi e sedie accatastati, armadietti rotti e macchinette dei distributori spaccate e saccheggiate di merendine e monete. E’ una distruzione totale, un vero dramma”.

“Sono danni veramente ingenti – aggiunge la preside – che ci amareggiano. La scuola sembra un campo di battaglia, devastata da una guerriglia assolutamente indecente. Ci siamo già attivati per contattare le imprese di pulizie, poi ragioneremo della ricostruzione. Intanto ho riconosciuto da alcuni video che mostrano i danneggiamenti che del gruppo fanno parte alcuni studenti del nostro istituto e ho già avvisato i loro genitori. Ovviamente sporgeremo anche denuncia ai carabinieri e prenderemo serissimi provvedimenti disciplinari. Azioni di questo genere sono inaccettabili”.

Occupazioni scuola, Valditara: “Chi rompe paga”

Di recente il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha parlato ancora di pugno duro contro le occupazioni e i danni ad esse conseguenti.

Il titolare del Mim ha ribadito: “Ridurre in queste condizioni una scuola non è lotta politica, è teppismo, a danno degli studenti e dei cittadini. Chi rompe deve pagare”.  il titolare del Mim ha ribadito che “il tema della responsabilità individuale” va messo bene in evidenza ricordando che “chi rompe paga. Vedo purtroppo – ha aggiunto – situazioni di scuole devastate, da ultimo il liceo Virgilio, a Roma, dove, durante l’occupazione, sono stati fatti dei barbecue bruciando i banchi e gli armadi della scuola”.