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Tagli in arrivo anche per il personale Ata

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C’è un tema di cui, in questi mesi, si è parlato molto poco ma che varrebbe la pena di
essere approfondito: si tratta della questione degli organici del personale Ata per i quali l’articolo 64 della legge 133/08 prevede una diminuzione pari al 17% in 3 anni.
La stessa legge stabilisce che anche su questo punto il Governo debba emanare un regolamento.
E proprio in questi giorni una prima bozza del provvedimento sta iniziando a circolare fra i corridoi del Ministero e le sedi sindacali.
Se le informazioni di cui disponiamo in questo momento sono attendibili, bisogna ammettere che i risultati dell’operazione saranno decisamente pesanti anche perché il peso maggiore dei tagli sembra riguardare in particolare il profilo dei collaboratori scolastici.
Le tabelle allegate alla bozza di regolamento prevedono parametri di calcolo per i nuovi organici che potrebbero creare problemi di difficile soluzione soprattutto nelle realtà territoriali più frantumate.
Vediamo di spiegarci meglio.
La bozza di tabella attualmente in discussione (è bene precisare che si tratta ancora di una proposta) prevede parametri molto più restrittivi rispetto a quelli attualmente in vigore.
Semplificando un po’, la tabella per le scuole primarie e secondarie di primo grado prevede un calcolo di questo genere:
Per i primi 200 alunni vengono assegnati 3 collaboratori, per ogni 100 alunni oltre i primi 200 ne viene assegnato un altro, fino ad un massimo di 13 collaboratori spettanti alle scuole con più di 1100 alunni
Una ulteriore assegnazione riguarda le scuole con sezioni di scuola dell’infanzia funzionanti per almeno 8 ore giornaliere, con classi di primaria a tempo pieno o con classi a tempo prolungato: in questi casi, per ogni gruppo di 250 alunni, a partire dal centesimo, viene assegnato un ulteriore posto di collaboratore scolastico.
Inoltre, nei circoli didattici, nelle scuole secondarie di primo grado e negli istituti comprensivi funzionanti in più sedi, il numero dei collaboratori scolastici aumenta ancora in funzione del numero di sedi staccate:
un posto in più per una sezione staccata
2 posti per le istituzioni con numero di sedi compreso tra 2 e 4
3 posti per le scuole con numero di sedi compreso tra 5 e 7
4 posti se le sedi sono in numero compreso tra 8 e 11
5 posti per le istituzioni con un numero di sedi superiore a 11.
Rispetto ai numeri attuali il “taglio” è decisamente significativo.
Per esempio, oggi un circolo didattico con 1000 alunni frequentanti in 10-12 plessi, metà a tempo pieno e metà a modulo, può disporre di 27/30 collaboratori, con i nuovi parametri si arriverà a mala pena a 20 unità.
E con questi numeri sarà davvero difficile garantire il regolare funzionamento delle piccole scuole, soprattutto delle monosezioni di scuola dell’infanzia che, pur accogliendo solo 25-28 bambini, hanno comunque bisogno di uno-due collaboratori ciascuna per poter funzionare.
E così se anche riusciranno a superare lo scoglio del dimensionamento, le piccole scuole potrebbero non riuscire a sopravvivere per mancanza di personale ausiliario.