Sta diventando motivo di litigio tra il Governo e l’opposizione l’idea del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, caldeggiata ancora prima di arrivare al Miur, di reperire le risorse necessarie a finanziare il rilancio della scuola con “l’Iva strategica”, in particolare “una sulle merendine, una sulle bevande zuccherate”.
La proposta, ha ottenuto nelle ultime ore anche il via libera del premier Giuseppe Conte, secondo il quale “la tassa su merendine e bibite gassate per aumentare lo stipendio degli insegnanti? È praticabile”, ha tagliato corto il presidente del Consiglio.
Di tutt’altro avviso si dice il leader della Matteo Salvini. Commentando l’ipotesi della tassa sulle merendine e sulle bibite gassate come sostegno alla scuola, Salvini ha palato di “Follia e malattia. Una tassa sulle merendine e le bibite gassate? Occhio ai pericolosi detentori di spuma nera e bianca, gazosa e aranciata e di merendine. Vedo già perquisizioni negli zainetti dei bimbi a scuola. È surreale che si pensi a queste misure. Pensate in che mani siamo. Mi arrendo…”, ha detto tra il serio e l’ironico l’ex vicepremier del primo Governo Conte.
“Dopo il governo del tradimento siamo al governo di Scherzi a Parte. Prima vanno a casa e meglio è”, ha chiosato Salvini.
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