Tecnologia scuola da cambiare, ecco nuovi device performanti a costi accessibili: l’esempio di Acer

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Ai microfoni della Tecnica della Scuola, nel nostro stand a Fiera Didacta Sicilia 2023, è intervenuto Alessandro Barbesta, Acer Education, intervistato dal nostro direttore Alessandro Giuliani. Ecco le sue parole.

Si è parlato molto di fondi Pnrr e di come li stanno spendendo le scuole per le nuove tecnologie: come sta cambiando una macchina informatica in Italia?

“Il Pnrr è indubbiamente una grande opportunità per la scuola italiana. La scuola italiana ha bisogno di rinnovare la tecnologia. Acer Italia è presente da ormai tanti anni nel mercato della Pa e della scuola. Cerchiamo di mantenere la leadership di questo mercato con prodotti dedicati a studenti e docenti. I nostri ragazzi sono il futuro, stiamo cercando di dotarli della migliore tecnologia presente sul mercato”.

“Il Pnrr aiuterà le scuole. Le scuole hanno tecnologia, ma è vecchia. Siamo in un momento in cui le scuole stanno rinnovando il parco macchine informatiche ma siamo ancora lontani, in Italia, dall’avere un device per alunno a scuola. Nuovi device? Il nostro impegno è per la sostenibilità. Abbiamo un programma importantissimo che ritira la vecchia tecnologia nelle scuole. Gli istituti hanno un sacco di tecnologia vecchia, giacente, in magazzino. Noi andiamo a ritirare questi prodotti, smaltendoli”.

I prodotti sono compatibili con i software utilizzati nella didattica?

“Assolutamente sì, e sono molto green. La scuola ha necessità di computer? Noi li abbiamo e sono sostenibili”.

Un device Acer quali garanzie dà all’insegnante?

“Abbiamo prodotti divisi per docenti e alunni. Per quanto riguarda gli studenti abbiamo prodotti molto resistenti all’acqua e agli urti. Per i docenti parliamo di prodotti che hanno più capacità a livello di performance, più grandi. I costi? Compatibili con la Carta del Docente. Anche grazie ai fondi Pnrr siamo in grado di fornire device a intere classi”. L’autonomia? La batteria dura 12 ore, è compatibile con la giornata di docenti e studenti”.

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