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Terremoto, come aiutare i bambini a superare il trauma?

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Telefono Azzurro, è in prima linea per aiutare i più piccoli che stanno subendo i traumi dovuti al terremoto del centro Italia.

Telefono Azzurro, al tal proposito, mette a disposizione dei bambini e dei loro genitori l’assistenza telefonica attraverso le sue linee di ascolto, per richiesta di consigli e supporto emotivo: il 114 Emergenza Infanzia, l’1.96.96, dedicato a bambini e adolescenti e la chat (www.azzurro.it/chat).

L’impatto sui bambini di un evento traumatico come il terremoto è particolarmente forte. Molti di loro si trovano a dovere affrontare sensazioni prima sconosciute, come la paura, la perdita della casa e delle proprie abitudini, la vista di immagini drammatiche. È normale, in queste situazioni, provare paura intensa, senso di impotenza, di angoscia, di confusione che possono però scomparire in breve tempo, grazie anche al supporto e alla vicinanza di persone affettivamente importanti.
Primi fra tutti i genitori. 

A volte basta davvero poco per stare al fianco dei bambini, piccoli gesti per aiutarli a gestire situazioni traumatiche e ad affrontare, per esempio, la paura di dormire un’altra notte fuori casa.

Ecco alcuni consigli per aiutare a gestire il trauma di bambini e adolescenti in queste zone terremotate:

• trovate il tempo e la tranquillità necessari per stare insieme ai vostri figli e parlare con loro;

• ascoltate le loro domande, anche se ripetitive e insistenti, e rispondete loro con sincerità;

• evitate il più possibile di mostrare la vostra ansia e le vostre preoccupazioni;

• scegliete parole semplici e utilizzate esempi concreti e comprensibili per i bambini per spiegare quello che sta succedendo;

• rispettate le emozioni e le paure dei bambini, anche se possono sembrare eccessive o irrazionali;

• evitate che i bambini siano esposti a situazioni che ricordano l’evento traumatico vissuto: ne è un esempio essere ripetutamente esposti a dolorose immagini televisive;

• prestate attenzione alla maniera in cui l’ansia può esprimersi nei bambini: mal di testa o mal di pancia ricorrenti, senza che sia identificata alcuna causa organica, posso essere sintomi del trauma.

In particolare, per genitori di piccoli fino a 6 anni:

• state loro molto vicini, evitando separazioni a meno che non sia strettamente necessario;

• rassicurateli e fateli sentire protetti, mostrandovi il più possibile tranquilli;

• dedicatevi insieme a loro ad attività rilassanti, come leggere una fiaba, passeggiare, giocare, ascoltare la musica.

Per i bambini delle scuole primarie:

• aiutate i bambini a dare un nome alle emozioni, per riuscire a definirle e quindi a gestirle;

• ascoltate i bambini quando desiderano parlare, accogliendo le loro domande e fornendo risposte chiare e semplici;

• rassicurateli sul fatto che è del tutto normale sentirsi tristi e arrabbiati e che non si devono sentire “cattivi” o “sbagliati” se sperimentano queste emozioni.

Per preadolescenti e adolescenti:

• date loro supporto e rispettate sempre il loro punto di vista e le loro emozioni;

• fateli sentire importanti nella gestione delle prime ore dopo il sisma e nel processo di ritorno alla normalità, valorizzando il loro aiuto e le loro capacità;

• prestate attenzione a eventuali comportamenti aggressivi o autodistruttivi e, qualora tali atteggiamenti persistano, fatevi aiutare da un esperto.