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Un alunno con la tubercolosi fa scattare la profilassi per 76 tra alunni, prof e personale

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Uno studente dell’istituto superiore Viganò di Merate, in provincia di Lecco, ha contratto la tubercolosi ed è così scattata un’operazione di tutela sanitaria per tutte le persone – studenti, professori e addetti della scuola – che possono essere entrate in contatto con lui.

Cos’è la Tbc

Come è noto la tubercolosi (Tbc), che se non trattata può portare alla morte,  è una malattia infettiva e contagiosa, causata da un batterio, il Mycobacterium tuberculosis, chiamato comunemente Bacillo di Koch e interessa i polmoni ma possono essere coinvolte altre parti del corpo.

Una causa di morte

Sembra fra l’altro che la Tbc rappresenti ancora una delle 10 principali cause di morte nel mondo, mentre è noto che si trasmette per via aerea, attraverso le secrezioni respiratorie emesse nell’aria da un individuo contagioso, per esempio tramite saliva, starnuto o colpo di tosse.

Le persone nelle vicinanze possono inspirare i batteri e infettarsi, anche se devono ricorrere alcune condizioni essenziali: il malato deve essere affetto da Tbc polmonare attiva (“aperta”, “bacillifera”); la carica batterica deve essere molto elevata; il malato non deve essere in terapia; il ricambio d’aria ambientale deve essere scarso o assente.

L’alunno è stato ricoverato ma sono scattate le profilassi

Lo studente della scuola della provincia di Lecco, scrivono le agenzie, è stato ricoverato all’ospedale di Bergamo per tutte le cure del caso. Complessivamente in questi giorni 76 persone verranno sottoposte a profilassi per scongiurare conseguenze legate al possibile contagio.

La situazione, come è comprensibile,  sta generando una certa preoccupazione ma viene comunque definita sotto controllo.