“Io sono talmente d’accordo su quello che dice che recentemente sono andato all’inaugurazione dell’anno scolastico a Casal di Principe, terra di mafia seria, grave, pesante e dove c’era il Ministro della Pubblica Istruzione Carrozza e durante il mio intervento dissi: i magistrati hanno fatto e continueranno a fare la loro parte, faranno i processi, otterranno le condanne quando si tratta di emettere condanne, faranno sequestri e confische di beni illeciti, quindi continueremo a fare la nostra parte però è necessario che intervengano anche le altre istituzioni perché l’antimafia non si fa solo sul piano del contrasto giudiziario ma anche sul piano istituzionale coinvolgendo innanzitutto la scuola”
“Cosa Nostra non è finita – ha aggiunto Roberti – e io l’ho denunciato raccogliendo segnali da varie realtà siciliane, da colleghi siciliani innanzitutto, ma anche da quella parte sana dell’imprenditoria siciliana. Cosa Nostra non è finita, anzi diciamo che cerca almeno di rialzare la testa quindi stanno aumentando certi fenomeni, che sono indici, spie della ripresa delle attività di Cosa Nostra, anche nel settore delle estorsioni. Bisogna quindi intervenire e creare una rinnovata sinergia tra le varie istituzioni anche in Sicilia per contrastare questi fenomeni.”
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