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Urban center, 30 borse di studio per rinnovare Lamezia Terme

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Dieci laureati “quinquennali” calabresi e venti laureandi delle università della regioni riceveranno nell’ambito del progetto “Urban center”, avviato dal Comune di Lamezia Terme sotto il titolo “Lamezia 2015: la città futura”, altrettante borse di studio per sviluppare attività di ricerca sulle politiche urbane di sviluppo della città di Lamezia Terme. I laureati degli ultimi quattro anni accademici, con votazione a partire da 105, riceveranno 9.000 euro per l’impegno di studio della durata di un anno; i laureandi 3.000 ero per l’elaborazione della tesi di laurea della durata di sei mesi.

L’amministrazione comunale, pur potendo gestire  in proprio il budget del piano generale dell’Urban Center, ha preferito più opportunamente sollecitare la collaborazione delle università calabresi, trattandosi, come ha precisato il sindaco Gianni Speranza di “borse di studio di ricerca e non di contributi per il sollievo del precariato lavorativo”. 

Hanno firmato l’accordo, nel salone del municipio lametino, il rettore Giovanni Latorre dell’Università della Calabria, il rettore Massimo Giovannini della Mediterranea di Reggio Calabria, ed il prof. Antonio Viscomi, in rappresentanza del rettore dell’Università Magna Græcia di Catanzaro

Per Latorre il “coinvolgimento delle università è molto significativo, perché se si lavora insieme si possono ottenere risultati sempre migliori”.

Giovannini ha sottolineato come  “esiste già una collaborazione di vecchia data, per via di una sezione staccata della Mediterranea a Lamezia Terme con la facoltà di Agraria, che adesso si consolida con questa ulteriore iniziativa che investe sulla formazione giovanile”; Antonio Viscomi ha invece ribadito che si tratta di “un buon tentativo di affidare alla passione degli studenti l’individuazione di nuove strade per la sviluppo della città di Lamezia, che avrà delle ripercussioni positive anche sulla crescita della regione”.  

Il primo blocco di ricerca, in convenzione con l’Unical, riguarderà un “piano di azione per l’energia sostenibile” e comprenderà anche “modelli e strumenti di integrazione, valorizzazione e fruizione, in particolare del patrimonio naturale e culturale d Lamezia Terme”; il secondo blocco, in convenzione con la “Mediterranea” di Reggio, dovrà interessarsi delle “visioni di Lamezia 2015”, ovvero la città compatta, senza periferie e aperta alla sua campagna, la città verde tra rigenerazione urbana e green economy; il terzo e ultimo blocco con l’Università “Magna Græcia” di Catanzaro sarà composto dalla “sperimentazione di modelli e strumenti di partenariato pubblico-privato per la gestione del patrimonio e dei servizi pubblici”.