Sui vaccini obbligatori per frequentare la scuola si va avanti, ma con delle modifiche. Le voci di un imminente provvedimento amministrativo di intesa fra il ministero della Salute e quello dell’Istruzione, attraverso il quale cancellare l’obbligo di vaccinazioni in Italia per la frequenza scolastica, risulterebbero infondate.
Non si darà quindi pieno seguito agli auspici iniziali del vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sull’inutilità di dieci vaccinazioni dei giorni scorsi, poi parzialmente rientrate dopo l’intervento della ministra della Salute Giulia Grillo, secondo la quale “i vaccini sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria e in discussione a livello politico sono solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione”.
Secondo fonti ministeriali, riportate dell’Ansa, il testo sul quale i due dicasteri – Salute e Istruzione – stanno lavorando, riguarda la proroga del termine per la presentazione dei documenti, che scade il prossimo 10 luglio, per la frequenza del prossimo anno, così come emerso già dalla scorsa settimana.
Secondo quanto si è appreso, così come anche indicato dal ministro della Salute Giulia Grillo anche nei giorni scorsi, la scelta di intervenire sull’obbligo sarebbe riservata ad una iniziativa politico-legislativa.
Tradotto, sembra voler significare: la norma dell’obbligo dei dieci vaccini più importanti non si tocca, ma si troverà il modo di non negare il diritto allo studio. Per sapere come si realizzerà nella pratica questo concetto, però, c’è da attendere ancora qualche giorno.
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