Attualità

Valutazione scuola primaria: appello di pedagogisti e psicologi contro Valditara; ma aderiscono anche Moni Ovadia, Luca Zingaretti e Claudia Gerini

L’ultima presa di posizione contro la “riforma della valutazione” voluta dal ministro Valditara arriva da Daniele Novara (pedagogista) e Alex Corlazzoli (maestro e giornalista) che parlano di un vero e proprio “colpo di mano” e chiedono che si apra un confronto serio e proficuo sulla questione.

“Le ‘pagelle’ attuali – scrivono i firmatari, fra i quali compaiono anche noti pedagogisti, psicologi, sociologi e insegnanti –  non rendono certo onore all’idea messa in campo dal legislatore nel 2020 quando puntava ad un ‘giudizio descrittivo’ perché riportano una sintesi altrettanto lacunosa del processo di apprendimento di un bambino ma sono un traguardo positivo rispetto al passato quando imperavano numeri che cristallizzavano il giudizio”.

Valutare – aggiungono – significa dare valore, la valutazione ha la finalità più ampia di dare valore al percorso di apprendimento di ogni singolo alunno che deve tener conto del contesto da cui proviene, dello stato di partenza, delle difficoltà incontrate (la mancata continuità didattica, ad esempio, dovuta al precariato) a causa della stessa Scuola. Valutare non è di certificare, attestare, rendicontare ma ‘descrivere’ il cammino umano e pedagogico di uno studente”.

I firmatari osservano che l’emendamento all’esame del Parlamento non va affatto in questa direzione e, come già scritto da noi in precedenza, se dovesse andare in porto (come peraltro ormai certo), si tratterebbe del quarto cambiamento a partire dal 2008.
Fino a quell’anno, infatti, si usarono i giudizi, poi si passò ai voti, nel 2020 vennero introdotti i giudizi descrittivi e a partire dal 2024 si useranno i giudizi sintetici.

“Il nostro appello al Governo e al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara – concludono i firmatari – è quello di fermare questo ‘colpo di mano’ affinché il ministero apra un proficuo confronto con il mondo dell’Istruzione al fine di innescare un percorso condiviso e partecipato che nel tempo possa arrivare a una soluzione che pone al centro gli alunni e la narrazione del loro apprendimento”.

Come abbiamo detto il documento è già stato sottoscritto da pedagogisti (Cristiano Corsini, Monica Guerra, Raffaele Mantegazza ed Elisabetta Nigris fra gli altri), sociologi (Chiara Saraceno), psicologi (Anna Oliverio Ferraris) e da un buon numero di insegnanti, ma anche da attori e personaggi dello spettacolo (Stefano Accorsi, Alessandro Bergonzoni, Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini, Moni Ovadia, Claudia Pandolfi e Luca Zingaretti).

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Rivoluzionare la scuola? Al contrario, dobbiamo conservarla il più possibile

Incontenibile, debordante, straripante appare (anzi è) questo irrefrenabile desiderio di cambiare la scuola. Cambiare? Rivoluzionare,…

12/05/2024

Revisione Indicazioni Nazionali: il PD promuove un dibattito on line

(Ri)pensare il curricolo. Una sfida per una scuola democratica è il titolo di una iniziativa…

12/05/2024

Tiflologia: come lavorare per l’inclusione degli alunni non vedenti

“Breve storia della tiflologia” è il titolo della prima “fatica” editoriale del nostro collaboratore Gianluca…

12/05/2024

Doppio canale: Valditara sospende il giudizio, ma sindacati e diversi esponenti della maggioranza sono favore

Come avevamo previsto poche ore fa, sulla questione del doppio canale per il reclutamento dei…

12/05/2024

Il doppio canale per le assunzioni sta diventando un caso politico. C’è attesa per un chiarimento del Ministro

Il comunicato del Movimento Idonei 2020 di cui avevamo dato notizia nella serata di venerdì…

12/05/2024

Scuola digitale, cosa devono sapere i dirigenti scolastici? Come aggiornarsi sulle ultime novità?

Per i dirigenti scolastici, essere aggiornati sulle ultime novità in materia di normativa scolastica, Pnrr…

12/05/2024