
Già nel 2023, con l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti, molte scuole sono entrate in fibrillazione per le difficoltà emerse nell’organizzare viaggi d’istruzione, tanto da interromperne l’esecuzione per la complessità della gestione introdotta dalla nuova normativa in materia del codice degli appalti.
Regole da seguire
La normativa, per l’organizzazione dei viaggi d’istruzione impone alle scuole di seguire le stesse regole riservate agli appalti pubblici, obbligandole a qualificarsi come stazioni appaltanti per una spesa superiore ai 140mila euro, cosa che per molte scuole rappresenta una difficoltà non indifferente nella misura in cui la procedura, così come avviene per le opere pubbliche, prevede: la pubblicazione di un bando, la valutazione delle diverse offerte pervenute e per finire l’assegnazione dell’appalto.
Difficoltà della gestione da parte delle scuole
La suddetta procedura pone alle scuole un impegno organizzativo difficile da sostenere non solo per la complessità de procedimento, ma anche perché il personale amministrativo è poco preparato ad affrontare problematiche del genere.
Assunzione di 101 unità per supportare le scuole
Al fine di garantire un supporto concreto alle singole istituzioni scolastiche in materia di affidamento ed esecuzione dei contratti di lavori, servizi e forniture, a partire dall’anno scolastico 2025/2026, con la legge di bilancio del 2025, il Ministro dell’Istruzione e del Merito è stato autorizzato a bandire un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo indeterminato, di 101 unità di personale non dirigenziale, da destinare agli uffici scolastici regionali.