In attesa che sia emanato il decreto che autorizzi l’VIII ciclo del TFA da svolgere nel 2023/2024, qualora l’attuale governo non dovesse prevedere cambiamenti, gli aspiranti devono avere determinati requisiti e superare le tre prove previste dal decreto 92 del 2019.
Secondo le disposizioni ministeriali i percorsi sono istituiti e attivati dagli Atenei, anche in convenzione tra loro, nel limite dei posti autorizzati per ciascun Ateneo; fermo restante che sarà cura del Ministro dell’università autorizzarne l’avvio.
In ogni università autorizzata saranno attivati i percorsi di specializzazione distinti per la scuola dell’infanzia e primaria e per la scuola secondaria di primo e secondo grado; per ognuno di essi si può iscrivere il candidato in possesso del titolo specifico per l’ordine di scuola cui intende partecipare. Fermo restante che avendone i titoli si possono conseguire la specializzazione dei diversi ordini di scuola.
Per i percorsi di specializzazione sul sostegno per la scuola dell’infanzia e primaria, è necessario avere uno dei seguenti titoli:
Per i percorsi di specializzazione sul sostegno per la scuola secondaria di primo e secondo grado, fermo restante che la procedura è diversificata per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, è necessario avere uno dei seguenti titoli:
Gli insegnanti tecnico – pratici fino all’anno scolastico 2024/2025 saranno ammessi con il semplice diploma, per gli anni scolastici successivi dovranno avere i titoli di accesso uguali ai docenti dell’ordine di scuola secondaria.
Sono ammessi al corso TFA i candidati che superano la prova preselettiva e conseguono il titolo di specializzazione dopo aver superato le successive due prova (scritto e orale).
Le prove di accesso sono organizzate dai singoli atenei riguardo agli ordini di scuola, tenendo conto delle specifiche esigenze dei candidati con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento, a norma della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e successive modificazioni e della legge 8 ottobre 2010, n. 170, sono previste una prova preselettiva, una prova scritta e una prova orale.
La prova preselettiva è costituita da 60 quesiti a risposta multipla con 5 risposte di cui solo una corretta. I suddetti quesiti sono strutturati in modo da verificare le competenze sui seguenti argomenti:
20 quesiti su lingua e comprensione dei testi in lingua italiana; 15 quesiti sulla didattica in relazione all’ordine di scuola; 5 quesiti sull’empatia e l’intelligenza emotiva; 5 quesiti su creatività e pensiero divergente; 15 quesiti sull’organizzazione e legislazione scolastica
Saranno ammessi alla prova scritta:
Nel caso in cui la graduatoria dei candidati ammessi risulti composta da un numero di candidati inferiore al numero di posti messi a bando, si può procedere a integrarla con soggetti, collocati in posizione non utile nelle graduatorie di merito di altri atenei, che ne facciano specifica richiesta, a loro volta graduati e ammessi dagli atenei sino a esaurimento dei posti disponibili.
Al colloquio finale sono ammessi i candidati che hanno superato la prova scritta con un punteggio minimo di 21/30.
Senza docente di sostegno l’alunno disabile non può chiaramente andare in gita. Ma nemmeno può…
Le recentissime elezioni per il rinnovo della componente elettiva del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione…
Come abbiamo più volte scritto le due riforme che più di altre stanno a cuore…
Diverse Regioni hanno già deliberato il calendario scolastico per il 2024/2025, stabilendo le date di…
Gli oltre cinquecentomila studenti dell'Emilia-Romagna torneranno a scuola il 16 settembre, mentre l'anno scolastico terminerà…
Nell’appuntamento di oggi con la rubrica di consulenza scolastica, il prof. Lucio Ficara risponde ad alcune domande sulle…