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Le caratteristiche del “buon” assistente amministrativo

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Tutte le componenti scolastiche svolgono, nel loro specifico, un ruolo essenziale per assicurare il buon andamento della vita quotidiana dell’istituzione-scuola, che è un servizio pubblico essenziale.

In qualità di assistente amministrativo da circa quarant’anni penso di poter delineare la figura dell’impiegato scolastico efficace ed efficiente.

Un impiegato scolastico efficace conosce i programmi e le piattaforme che costituiscono gli strumenti del suo lavoro, ma è efficiente solo se sa usarli in maniera creativa sfruttandone le potenzialità per ottenere dati e conferme ed avere una visione chiara ed immediata del suo Istituto e delle sue problematiche.

Un impiegato scolastico efficace  non da’ informazioni di cui non è certo e, nel caso,  si riserva di informarsi, ma è efficiente solo se consapevole che i suoi dati rappresentano alunni, famiglie e docenti, con i loro problemi, le loro differenze e le loro aspettative.

Un impiegato scolastico è efficiente se legge sempre gli avvisi e le circolari ministeriali, non aspetta che sia il dirigente scolastico ad informarlo, al fine di pianificare il proprio lavoro nei tempi e nei modi previsti.

Un impiegato scolastico efficace ed efficiente fissa ampie fasce orarie di accoglienza dell’utenza perché è consapevole della necessità di informazione e documentazione richiesta dalle persone che gli stanno di fronte.

Un impiegato scolastico efficace ed efficiente cerca di stemperare eventuali episodi di violenza verbale perché nella contrapposizione perde tempo prezioso sottraendolo al suo lavoro.

Un buon impiegato scolastico non si rifiuta di parlare con studenti, genitori e docenti al di fuori dell’orario previsto, perché sa che gli orari di ciascuno possono anche non coincidere.

Un buon impiegato scolastico, nell’arco del suo orario di servizio, scambia qualche parola col collega, magari si fa anche una risata, ma non passa metà del suo orario di servizio a commentare ricette di cucina, sconti del supermercato e occasioni dei negozi di abbigliamento.

Un buon impiegato scolastico arriva in orario sul posto di lavoro e quando si assenta per la pausa pranzo ha la correttezza di timbrare il cartellino per indicare che è fuori servizio anche se non si allontana dall’edificio scolastico.

Un buon impiegato scolastico non contrappone il suo ruolo a quello dei docenti perché è consapevole che la segreteria è un supporto, talvolta essenziale, per il loro lavoro che è principalmente quello di trasmissione del la cultura, senza la quale non ci sarebbe evoluzione della società.

Infine, un impiegato scolastico efficace ed efficiente, non esegue in maniera pedissequa gli ordini di servizio del dirigente scolastico, ma chiede spiegazioni e argomenta eventuali discordanze perché sa di non essere un mero esecutore, ma un collaboratore così come tutti gli operatori della scuola.

Purtroppo, esiste una diffusa tendenza a considerare questo lavoro più come “un posto fisso” dove il tempo si trascorre aspettando solo il termine dell’orario di servizio, l’accoglienza del pubblico è una scocciatura, i docenti sono “dall’altra parte della barricata” e il dirigente è una sorta di padrone al quale bisogna solo obbedire, abdicando alla propria dignità di lavoratore.

Ci si accede inserendosi in una graduatoria e, dopo anni di precariato, si può aspirare al ruolo. Poteva, forse, essere sufficiente quando ogni scuola era una piccola comunità a sé stante, con una segreteria e un preside o un direttore didattico.

Oggi le segreterie degli istituti comprensivi gestiscono una media di circa 800/1200 alunni e molte scuole secondarie ancora di più, il personale è raramente al di sotto delle cento unità, il dirigente ha spesso anche una reggenza. Di conseguenza il ruolo dell’assistente amministrativo è diventato più articolato e complesso.

Non sarebbe il caso di effettuare selezioni mediante concorsi al fine di individuare chi ha le giuste capacità di efficacia ed efficienza, ma  soprattutto quelle capacità relazionali per svolgere un lavoro che ti mette continuamente a contatto con un pubblico assai variegato e complesso?

Ata Disperata (che è come mi sento io!)