Home Disabilità 2 aprile, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo

2 aprile, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo

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Il 2 aprile ricorre la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo.

Istituita dall’ONU nel 2007, ha come scopo quello di sensibilizzare le comunità e i cittadini degli Stati membri delle Nazioni Unite alla conoscenza di questo disturbo e porre l’attenzione sui diritti delle persone con questo disturbo e delle loro famiglie.

La Giornata, quest’anno, in periodo di pandemia, assume un significato se vogliamo ancora più forte. Infatti, come sottolinea il MI con la nota inviata alle scuole, “l’emergenza sanitaria ha mostrato, con tutta evidenza, l’importanza di vivere in una società veramente inclusiva, in cui vengono rispettati e garantiti i diritti di tutte le cittadine e di tutti i cittadini: intervenire sulle situazioni di fragilità e difficoltà, assicurare condizioni di benessere, è fondamentale sia per i singoli, che per la collettività“.

Come spesso viene ribadito, il nostro sistema di Istruzione può vantare una legislazione tra le più avanzate al mondo per quanto riguarda l’inclusione scolastica; tuttavia, sottolinea il MI, “è necessario promuovere una sempre maggiore consapevolezza rispetto a questo tema per migliorare le opportunità di formazione e di crescita di alunni e studenti con disabilità e di tutta la comunità scolastica, anche in considerazione delle sfide che questi tempi impongono“.

Il “blu“, anche quest’anno, sarà il colore che identifica iniziative svolte da
Istituzioni e Associazioni in occasione della Giornata Mondiale e potrà essere impiegato come simbolo per manifestare e promuovere azioni di solidarietà, inclusione, equità.

Anche le scuole sono invitate a garantire la massima sensibilizzazione di tutta la comunità educante, per una partecipazione informata e consapevole.

Autismo, un video di 13 vip contro i pregiudizi

Tredici personaggi famosi raccontano ciò che significa essere autistici in un video realizzato in occasione del 2 aprile, Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo.

Si tratta di Al Bano, Lino Banfi, Susanna Tamaro, Roby Facchinetti, Giacomo Poretti, Giovanni Storti, Antonio Provasio, Alba Parietti, Luisa Corna, Cristiano de André e la figlia Alice, l’atleta paralimpica Martina Caironi, il centrocampista dell’Inter e della Nazionale Nicolò Barella.

Nel video i tredici vip leggono le pillole sui bisogni e caratteristiche delle persone autistiche, realizzate da Lucio Moderato, mancato lo scorso dicembre per Covid. Lo scopo del filmato – hanno spiegato in una conferenza online – è contribuire alla divulgazione di informazioni corrette che contrastino la discriminazione ingiustificata e favorire il miglioramento della qualità della vita delle persone con autismo, in modo che possano condurre un’esistenza socialmente integrata.

Nel 2021, in particolare, l’ONU dedica la giornata al tema dell’inclusione sul lavoro. Secondo i dati del Ministero della Salute, in Italia un bambino su 77 (età tra i 7 e i 9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi, colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine.

Autismo in ReTe

Autismo in ReTe è un progetto pensato per i bambini e gli adolescenti con disturbo dello spettro dell’autismo e per le loro famiglie.

Elemento fondante e distintivo del progetto è l’approccio integrato, basato sulle evidenze scientifiche, volto al coinvolgimento di tutte le figure che ruotano intorno al bambino e al ragazzo con disturbo dello spettro dell’autismo.

Autismo in ReTe si basa su sessioni di terapia individuale ad alta frequenza, alternate a momenti in piccoli gruppi, per favorire strategie nel rapporto uno a uno e per poi estenderle ad un contesto più naturale e quotidiano. Fornisce inoltre strategie alla scuola per supportare gli insegnanti nel contesto scolastico con indicazioni dirette ad ampliare gli interessi, a favorire la comunicazione e a promuovere la socializzazione dei bambini e ragazzi.

Coinvolge attivamente i genitori, facendoli partecipare alle terapie, per consentire loro di comprendere le modalità di interazione più efficaci e generalizzare ai contesti di vita quotidiani.