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Al via a Roma il Festival della Matematica, elogio dei numeri

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La bellezza dei numeri e i numeri della bellezza: è lo slogan che accompagna la prima edizione del Festival della Matematica, inaugurata il 15 marzo all’Auditorium-Parco della Musica di Roma alla presenza del sindaco della capitale Walter Veltroni e del ministro dell’Università e della Ricerca Fabio Mussi. Si tratta di uno vero e proprio elogio per un materia che da sempre fa impazzire la maggior parte degli studenti: obiettivo degli organizzatori dell’evento, che proporrà appuntamenti fino al 18 marzo presso l’Auditorium capitolino, è mostrare la matematica sia dall’interno, attraverso i suoi contenuti specifici, che dall’esterno, per mezzo delle sue relazioni col resto della cultura.
Tutti gli appuntamenti (incontri, dibattiti, letture, giochi e concerti), saranno ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili: faranno eccezione solo due eventi serali e tre concerti della “rassegna contemporanea”. Al festival parteciperanno due dei matematici più famosi al mondo: Andrew Wiles, dimostratore nel 1995 dell’Ultimo Teorema di Fermat e John Nash, premio Nobel per l’economia nel 1994 e protagonista della vicenda umana raccontata nel film A beautiful mind.

Saranno della rassegna che matematici di “eccezione” come sir Michael Atiyah e Alain Connes, medaglie Fields nel 1966 e 1983: il primo, già presidente della Royal Society e del Movimento Pugwash degli Scienziati contro l’Atomica, parlerà su Bellezza e verità in matematica; il secondo toccherà alcuni dei temi filosofici che ha già discusso nei suoi due volumi di conversazioni, Pensiero e materia e Triangolo di pensieri. E ancora due star come Douglas Hofstadter, vincitore del premio Pulitzer nel 1980 per il famoso volume Gödel, Escher, Bach (Adelphi, 1984) e Benoit Mandelbrot, il cui nome è associato all’insieme caratteristico della teoria dei frattali. Il fisico John Barrow, vincitore del premio Templeton per i legami tra la religione e la scienza nel 2006, affronterà alcune questioni matematiche e teologiche.
Il festival sarà però ricco anche di ospiti non esperti di matematica: tra questi il premio Nobel per la letteratura Dario Fo che nella serata inaugurale ha svolto una lezione-spettacolo. Una serata sarà dedicata alla musica: condotta da Serena Dandini con Elio delle Storie Tese e la partecipazione del premio Oscar Nicola Piovani; un incontro con Mario Martone e la proiezione del film “Morte di un matematico napoletano”; Giovanni Filocamo ed Ennio Peres introdurranno mostre, letture, enigmi, giochi matematici; i legami tra matematica e filosofia saranno discussi in una tavola rotonda fra alcuni dei più noti matematici-filosofi italiani. La kermesse dei numeri verrà conclusa con un’affascinante sfida scacchistica tra il campione mondiale Boris Spassky e diversi matematici, dopo un dibattito con Zhores Alferov, premio Nobel per la fisica del 2000.
Più di venti, infine, le iniziative formative dedicate a insegnanti e studenti: dalla lezione magistrale di Emma Castelnuovo agli incontri matematici nelle scuole, dai giochi di Ennio Peres e Giovanni Filocamo alla presentazione di lavori di alcune scuole della capitale sul rapporto tra matematica e vita quotidiana. Il tutto a riprova del fatto che le facce della matematica sono multiformi e che essa trascende qualunque confine: culturale o nazionale.