Home Attualità Arriva Tasks, Assistente virtuale di OpenAI – Il questionario della Tecnica della...

Arriva Tasks, Assistente virtuale di OpenAI – Il questionario della Tecnica della Scuola e Indire sui docenti e l’IA – PARTECIPA

CONDIVIDI

Pochi giorni fa OpenAI (l’azienda cui si deve chatGPT) ha lanciato – in versione beta  – una nuova funzionalità denominata Tasks (Attività).

Di che si tratta? In sostanza di un mix tra assistente virtuale e Agente di intelligenza artificiale che consente agli utenti di pianificare azioni e promemoria futuri.

Ad esempio, scrive il Sole 24 ore, “può essere paragonato a una funzione di promemoria integrata, ma con un valore aggiunto: oltre a ricordare appuntamenti e scadenze, è in grado di generare testo e, entro certi limiti, svolgere compiti su richiesta. Il sistema può anche suggerire proattivamente attività in base alle tue conversazioni, anche se gli utenti devono approvare esplicitamente qualsiasi suggerimento prima che venga creato”.

Ma cerchiamo di capire meglio.

Che differenza esiste tra assistente virtuale e AI Agent?

In primo luogo cerchiamo di capire cosa caratterizza i due sistemi e in che cosa essi si differenziano. La tabella che segue riassume schematicamente le azioni dei due sistemi.

Assistente VirtualeAgente (AI Agent)
sistema progettato per eseguire attività specifiche su richiesta dell’utente, con un focus sull’interazione guidata dall’utente stessosistema più autonomo, progettato per prendere decisioni o agire in modo proattivo per raggiungere un obiettivo, anche con una minima supervisione dell’utente
Aiuta a programmare promemoria e attività ricorrenti.Fornisce notifiche o risposte a domande specifiche.Offre suggerimenti basati su input espliciti dell’utente.  Suggerisce proattivamente attività o promemoria basandosi sul contesto della conversazione.Automatizza operazioni senza necessità di input costante da parte dell’utente.Può gestire attività complesse nel tempo, come il monitoraggio continuo di eventi (ad esempio, ricordare una scadenza futura senza ulteriori istruzioni).  
OpenAI Tasks sembra posizionarsi a metà strada: Come un assistente virtuale, risponde alle esigenze immediate e svolge compiti su richiesta.Come un agente, introduce un livello di autonomia attraverso suggerimenti e gestione delle attività ricorrenti, basandosi sull’intelligenza artificiale per interpretare il contesto e agire di conseguenza.  

OpenAI Tasks e il possibile impatto in ambito educativo

L’utilizzo di Tasks che impatto potrebbe avere a livello educativo? Sui docenti e sugli studenti?

In senso generale possiamo che il primo impatto potrebbe riguardare la gestione del tempo, la personalizzazione dell’apprendimento e l’organizzazione delle attività.

Questa una schematizzazione dei possibili impatti ricavata dai materiali messi a disposizione da chatGPT per la presentazione di Tasks

Impatto possibile sul lavoro docenti  Impatto possibile sul lavoro degli studenti
a.Gestione delle Lezioni e Attività Didattiche Programmazione delle lezioni: I docenti possono creare promemoria per pianificare e organizzare lezioni, compiti o verifiche, garantendo una distribuzione uniforme del carico di lavoro. Ricorrenze regolari: Impostare attività ricorrenti per eventi come riunioni con genitori, scadenze di progetti, o invio di materiali agli studenti. Materiale didattico personalizzato: Tasks può suggerire risorse o argomenti correlati da preparare, in base al programma scolastico o alle esigenze della classe.  a. Organizzazione dello Studio Gestione del carico di studio: Tasks può suddividere grandi progetti in attività giornaliere o settimanali, aiutando gli studenti a rimanere costanti nello studio. Promemoria personalizzati: Gli studenti possono programmare promemoria per scadenze importanti, come compiti, esami o presentazioni.  
b. Supporto alla Valutazione Promemoria per la correzione dei compiti: Tasks può aiutare a organizzare il processo di valutazione, ricordando scadenze e gestendo la distribuzione del lavoro. Feedback personalizzato: Integrare con ChatGPT per automatizzare suggerimenti di feedback personalizzati agli studenti.  b. Apprendimento Autonomo Suggerimenti proattivi: Basandosi sulle interazioni, Tasks può suggerire risorse di studio pertinenti, esercizi o ripassi mirati su argomenti in cui lo studente sembra avere difficoltà. Riflessione e auto-valutazione: Promuovere attività ricorrenti per riflettere sui progressi o svolgere test di autovalutazione.  
c. Comunicazione Notifiche di eventi importanti: Programmare invii di notifiche per riunioni, workshop, o eventi scolastici. Collaborazione tra colleghi: Utilizzare Tasks per coordinare progetti di gruppo o condivisione di risorse con altri docenti.  c. Progetti di Gruppo Coordinamento tra membri: Tasks può semplificare la divisione delle attività tra i membri di un gruppo e inviare promemoria per le scadenze condivise. Notifiche di aggiornamento: Ricordare scadenze imminenti o inviare notifiche per incontri di gruppo.  

Per concludere

In sostanzaOpenAI Tasks si ripromette di diventare uno strumento utile per semplificare la vita scolastica, aumentando l’efficienza, migliorando la gestione del tempo e personalizzando l’apprendimento.

Se tutto ciò sia vero e che conseguenze il suo utilizzo abbia realmente sull’interazione educativa non è ancora decifrabile.

Una domanda di base tuttavia rimane: i docenti e la scuola italiani che rapporto hanno con l’intelligenza artificiale? Che utilizzo ne viene fatto a livello educativo e organizzativo? Ed è proprio per rispondere a queste domande che Tecnica della Scuola con Indire ha avviato una interessantissima ricerca chiedendo ai docenti di rispondere ad un questionario appositamente pensato per indagare il reale utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito educativo.

Il questionario della Tecnica della Scuola e Indire

E’ proprio per questo motivo che Tecnica della Scuola e il gruppo di ricerca Paths di Indire hanno realizzato il questionario rivolto ai docenti di ogni ordine e grado delle nostre scuole, per affrontare il tema dell’AI applicato alla didattica.

Una ricerca unica in Italia, il primo questionario per gli insegnanti che si stanno cimentando con quello che da molti è visto come lo strumento che caratterizzerà il presente e il futuro della nostra vita, in ogni settore, compresa la scuola.

Tante le ricerche internazionali susseguitesi negli ultimi tempi che hanno cercato di capire se l’intelligenza artificiale può essere utilizzata nella pratica didattica del docente per migliorare l’apprendimento degli studenti.

Grazie all’indagine lanciata da Indire e La Tecnica della Scuola, il docente risponderà a una serie di domande semplici ma pratiche chiarendo qual è il rapporto attuale che vive con l’IA. L’utilizzo di questo strumento, a disposizione di tutti i docenti, può riflettersi sull’apprendimento degli alunni che, in alcuni casi, sembrano essere più avanti dei loro insegnanti nella conoscenza del mezzo.

La ricerca proverà a svelare, con l’aiuto dei partecipanti, quale uso il docente fa dello strumento, se può servire nella pianificazione delle attività didattiche, nell’organizzazione delle attività extra docenza, quanto e in cosa può essere utile per lo studente, i motivi che possono ostacolare (se ci sono) l’utilizzo dell’IA in classe. 

I risultati dell’indagine, che si chiuderà il 16 febbraio 2025, saranno pubblicati sul portale della Tecnica della Scuola e sul sito di Indire.

PARTECIPA AL QUESTIONARIO