Aumenti stipendi docenti, annunci trionfalistici di Valditara: domande e risposte

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Nel primo appuntamento di febbraio con la rubrica “A domanda risponde”, il prof Lucio Ficara risponde ad alcune domande sulla questione degli aumenti degli stipendi dei docenti annunciati dal ministro Valditara.

DOMANDA n. 1

In cosa consiste l’aumento stipendiale che dovrebbe entrare presto nel cedolino dei docenti per il 2023 e che completa gli aumenti stipendiali già ricevuti con cedolino di gennaio?

RISPOSTA

Con l’integrazione dell’atto di indirizzo per l’utilizzo sulla Retribuzione Professionale Docenti di 300 milioni di euro inizialmente destinati alla valorizzazione professionale del merito, si completa la parte economica del rinnovo contrattuale 2019/2021. L’aumento medio, dunque, a regime sarà di 120 euro lordi per il personale scolastico.

DOMANDA n. 2

Nel cedolino del personale scolastico compare la voce di indennità di vacanza contrattuale, di cosa si tratta nello specifico?

RISPOSTA

L’indennità di vacanza contrattuale è un emolumento inserito nel cedolino a compensazione del mancato rinnovo del contratto scuola 2022-2024 che si sarebbe dovuto rinnovare già dall’1 gennaio 2022. Si tratta di un’anticipazione dei benefici economici che verranno attribuiti al momento del rinnovo contrattuale e che saranno riassorbiti all’atto della stipula del CCNL 2022-2024. Dopo sei mesi di assenza del rinnovo del contratto, scatta un’indennità di vacanza contrattuale pari allo 0,5% dello stipendio tabellare corrispondente alla classe stipendiale di appartenenza.

DOMANDA n. 3

Gli aumenti stipendiali dei docenti e del personale Ata sono legati all’inflazione e al caro vita reale del Paese?

RISPOSTA

Nonostante i toni trionfalistici usati dal Ministro dell’Istruzione e del Merito sui social, riguardo gli aumenti degli stipendi, infatti scrive: “Firmando il cambio di destinazione di 300 milioni ho reso possibile un più alto aumento di stipendio. Ciò che le opposizioni non hanno saputo fare”, è necessario spiegare che gli stipendi sono stati aumentati del 4%, mentre l’inflazione galoppa al 10%. Quindi è chiaro che gli aumenti degli stipendi del personale scolastico non sono affatto legati all’inflazione.