I lettori ci scrivono

Bullismo e violenza a scuola, alunni lasciati soli: i genitori facciano la loro parte

Più del bullismo preoccupa, oggi, il cyberbullismo, una forma di violenza e aggressione psicologica che colpisce interiormente provocando ferite indelebili che marchiano l’anima e compromettono lo sviluppo psicofisico dell’adolescente che le subisce. Spesso questi nostri ragazzi vengono lasciati soli al proprio destino, senza alcun controllo da parte dei genitori che dovrebbero avere il buonsenso di informarsi, di sostenere, di proteggere i propri figli.

Un segnale allarmante è il continuo utilizzo di giochi con playstation di animazione violenta che generano nella mente dell’adolescente forme aggressive e pericolose nei riguardi dei coetanei. È da dire che il più delle volte queste caratteristiche di aggressività si manifestano laddove esiste un tessuto sociale degradato, famiglie sgangherate, genitori assenti e litigiosi, anche se, negli ultimi tempi episodi di bullismo e cyberbullismo colpiscono anche adolescenti di famiglie cosiddette “perbene”.

Perché questa risposta è nell’eccessivo permissivismo da parte dei genitori che, invece, di essere tali e impartire ai propri figli le regole fondamentali che sono alla base del vivere civile li lasciano praticamente a briglia sciolta.

Non si devono assolutamente lasciare i ragazzi da soli a casa, ma si devono monitorare sempre soprattutto quando sono in età adolescenziale, periodo in cui il corpo e la mente del ragazzo vive un’intensa tempesta ormonale e si mostrano più vulnerabili a compiere gesti inconsulti e pericolosi.

I genitori, per di più, non devono trasformarsi in amici dei figli o pari ma devono svolgere in pieno il ruolo di provvedere all’educazione e all’istruzione dei figli. Quindi il problema bullismo non nasce direttamente a scuola ma il suo retaggio o meglio focolaio è all’interno della famiglia.

La scuola non può sostituirsi alla famiglia, ma ha il compito di prevenire che fenomeni di bullismo e cyberbullismo non avvengano all’interno delle mura scolastiche. I genitori non devono in alcun modo, come avviene sovente, delegare o meglio scaricare sulla scuola l’aspetto educativo dei propri figli che spetta a loro, ma devono sostenere i docenti nel processo coeducativo.

Mario Bocola

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Ansia e carichi lavoro

Non saprei dire se gli studenti di oggi (o molti di loro) siano ansiosi e…

19/05/2024

Piano Estate, entro il 24 maggio invio delle proposte progettuali tramite il nuovo sistema informativo SIF2127

Mancano pochi giorni per inoltrare le istanze per l’adesione al Piano Estate, riferito all’anno scolastico…

19/05/2024

Chat Gpto e intelligenza artificiale: perché i docenti devono prendere familiarità con questi strumenti?

ChatGpt è un tipo di sistema di intelligenza artificiale progettato per comprendere e generare linguaggio…

19/05/2024

Bullismo e cyberbullismo, perché bisognerebbe fare prevenzione scuola? Quali sono i compiti dei docenti?

La prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola è essenziale per garantire un ambiente…

19/05/2024

41 Ata presentano certificati falsi. Citati giudizio

Sarebbero accusati di truffa e falso per avere autocertificato il possesso di titoli che invece…

19/05/2024