Home Archivio storico 1998-2013 Personale Centemero (Pdl): sanare ingiustizia “Quota 96”

Centemero (Pdl): sanare ingiustizia “Quota 96”

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“Quota 96”, continua la deputata Pdl, “è composta dal personale e dai docenti rimasti intrappolati dalla riforma Fornero in uno stato di grave incertezza esistenziale ed economica. 3.500 persone hanno visto improvvisamente annullarsi i requisiti per il proprio pensionamento e allontanarsi di 4 anni l’uscita dal lavoro semplicemente perché l’allora ministro Fornero ha scordato di tener conto della specificità del comparto scuola, che ha da sempre usufruito di una sola finestra di uscita in coincidenza con la fine dell’anno scolastico. Ora non possiamo esimerci dal sanare un’evidente ingiustizia”.
Il problema, aggiungiamo noi, è però legato all’imminente chiusura della scuola e al conseguente rischio che il personale, già negli anni scorsi in possesso dei requisiti, rimanga ancora per un altro anno in servizio, senza avere dunque ottenuto l’atteso e giusto diritto alla quiescenza.
Molti di loro infatti sono rimasti ingabbiati già l’anno scorso e se altrettanti lo rimarranno anche quest’anno scolastico, i proclami e le buoni intenzioni non serviranno a nulla, ma solo a creare attese e speranze utili solo a gettare ancora di più nella indignazione e nella sfiducia queste persone che, in quanto tali, non meritano prese in giro o sberleffi machiavellici.
Se dunque i deputati, che si sono espressi a favore dei diritti del personale di “Quota 96” nella Tavola rotonda di Roma del 22 maggio e anche con comunicati e prese di posizione, vogliono effettivamente risolvere la questione, brutta e ingiusta, di questi 3500 lavoratori, non devono fare altro che agire, nel senso di affrettarsi a mandarli in pensione, in modo che si possa nominare il personale nuovo a ricoprire quei posti lasciati finalmente liberi.