Home I lettori ci scrivono Con il DdL scuola la matematica sarà insegnata dai non matematici

Con il DdL scuola la matematica sarà insegnata dai non matematici

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“Con il ddl scuola così come è stato approvato alla Camera dei Deputati si prospetta l’inserimento in ruolo di 840 docenti non abilitati in matematica. Contemporaneamente, nel 2015, si lasciano a casa 229 insegnanti che hanno superato il concorso del 2012 su questa materia. Non è assurdo tutto questo?”. È questa la domanda che pone Alessandra Ambrogi, docente inserita nella Graduatoria di Merito 2012 per la classe di concorso A059 (Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali, alla scuola secondaria di primo grado), il cui ruolo viene, secondo la deroga al Testo Unico prevista dal ddl n. 1934 sulla scuola, rinviato agli anni 2016 e successivi.
Alessandra Ambrogi, appartenente al gruppo di docenti riunito sotto la dizione Graduatoria di Merito 2012 in rispetto del T.U., si richiama apertamente a una precedente e analoga denuncia di Fabio Macchia (visibile in questa nota stampa e ripresa dal Corriere della Sera on line), che il 1° giugno aveva illustrato, dati alla mano, la singolarità della situazione che si verrebbe a creare per la sua materia (A033 – Tecnologia alla scuola secondaria di primo grado) qualora il piano di assunzioni straordinario previsto nel ddl scuola venisse approvato senza modifiche, cioè rinviando al 2016 (e anni successivi) le assunzione dei docenti iscritti nella graduatoria di merito del concorso 2012: 911 cattedre vacanti e disponibili di cui 464 (oltre la metà) verrebbero assegnate a “docenti che non hanno superato alcun concorso per Tecnologia, né sono abilitati per insegnare Tecnologia”, nonostante la presenza in graduatoria di merito di insegnanti che hanno superato il concorso del 2012.
Ambrogi lancia il sasso nello stagno: “Si potrebbe pensare che la situazione descritta dal prof. Fabio Macchia sia un caso isolato: ebbene essa è, sì, paradossale, ma non certo singolare. Infatti per la mia classe di concorso, A059, Matematica e Scienze alla scuola secondaria di primo grado, la questione è del tutto analoga”.
Il caso di Alessandra Ambrogi quindi fornisce i dati di questo ‘paradosso non singolare’: “2630 le cattedre vacanti e disponibili per Matematica e Scienze, solo 1790 i docenti che verrebbero assunti secondo il presente piano assunzionale: 840 cattedre (1/3 circa del totale) sarebbero quindi assegnate a docenti che non sono abilitati per quella classe di concorso, in sostanza a docenti di altre materie. E pur tuttavia ci sono in totale 229 persone nella graduatorie di merito 2012, docenti qualificati che hanno superato un severissimo concorso (4 le prove da superare nel nostro caso), i quali non verrebbero assunti nel 2015, bensì dal 2016. Quale il motivo? C’è logica in questo?”
“Eppure – continua la docente che ha superato l’ultimo concorso – è riconosciuta, in primis dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, l’importanza della matematica e delle scienze, materie che – è stato detto e ribadito – sono da potenziare perché dalle rilevazioni internazionali (vedi OCSE –PISA) risulta che gli studenti italiani sono al di sotto della media”. Il ministro è a conoscenza del fatto che nella scuola italiana mancano insegnanti di matematica.
Infatti, riguardo ad essi dice “Non abbiamo tutti gli insegnanti che servono, nemmeno se assumiamo tutti quelli che sono nelle Gae”.
In un’intervista al Corriere della Sera, all’osservazione dell’intervistatrice “Gli studenti italiani sono in genere poco brillanti nelle materie Stem, cioè scientifiche, matematica in testa”, è lo stesso ministro Giannini a rispondere: “Questo non è un problema di orario, ma di preparazione degli insegnanti e di condizioni dell’apprendimento”.Per quanto riguarda le modalità di reclutamento del personale, ecco di nuovo il ministro che dice “Basta graduatorie, assunzioni solo per concorso pubblico”. 
“Ecco – riflette ancora Alessandra Ambrogi -, siccome gli insegnanti di matematica non sono abbastanza, né abbastanza preparati, lasciamo che i prossimi insegnanti di matematica non siano insegnanti di matematica. Poi sosteniamo, giustamente a mio modesto parere, che le assunzioni nella scuola, così come in tutta la P.A. italiana, avvengano esclusivamente per concorso, ma lasciamo attendere almeno un anno le persone che hanno superato l’ultimo concorso. Ripeto: questo è o non è assurdo?”
“Noi docenti di Matematica e Scienze – continua la Ambrogi -, i pochi che abbiano superato l’unico concorso che lo Stato ha bandito dal 1999 ad oggi, vogliamo che il nostro merito venga riconosciuto. Il piano di assunzioni del governo non può non prevedere per le nostre graduatorie quello che ad oggi è previsto nel T.U. dell’ordinamento legislativo scolastico vigente in materia, e cioè l’assunzione 50% da graduatorie di merito e 50% da GaE”.
L’insegnante di matematica conclude menzionando “alcune delle tante persone di indubbia competenza in materia che sostengono la nostra causa, dal giurista e costituzionalista italiano Michele Ainis, all’ispettore del Miur Max Bruschi, al filologo Luciano Canfora. Quest’ultimo scrive, e mi piace ricordarlo: ‘La demagogia delle centomila assunzioni non può calpestare i diritti dei 6.300 docenti che hanno superato il concorso. Le ragioni di chi ha conseguito un risultato grazie alla propria bravura, quelle dei docenti che hanno superato l’ultimo concorso a cattedre, non possono essere rimosse per opportunismo politico'”