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Concorsi reclutamento docenti, prove previste

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Con la pubblicazione in gazzetta ufficiale della legge 112 di conversione del decreto 75 del 22 giugno 2023 diventano operative le disposizioni in merito alle procedure concorsuali per il reclutamento del personale docente.

Disposizioni reclutamento

Le nuove disposizioni sul reclutamento dei docenti prevedono due momenti specifici:
Il primo periodo a decorrere dall’entrata in vigore della suddetta legge (17 agosto 2023) fino al termine del periodo di attuazione del PNRR.
Il secondo periodo a regime, dovrebbe essere avviato al termine del periodo di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Procedura primo periodo

Per i concorsi banditi dal 17 agosto 2023, data di entrata in vigore della suddetta legge e per tutto il periodo di attuazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), una prova scritta mediante l’ausilio di mezzi informatizzati, con più quesiti a risposta multipla volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato in ambito: pedagogico, psicopedagogico e didattico – metodologico, e sull’informatica e sulla lingua inglese.

Procedura secondo periodo

Al termine del periodo di attuazione del PNRR, quindi dal primo gennaio 2025 la prova scritta potrebbe essere modificata con la sostituzione dei quesiti a risposta chiusa con più quesiti a risposta aperta volti ad accertare la conoscenze e la competenza dei candidati su in ambito: pedagogico, psicopedagogico e didattico – metodologico, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese.

Prova preselettiva

Ultimato il periodo del PNRR e dovesse prevalere l’ipotesi dei quesiti a risposta aperta, il Ministro dell’ istruzione e del merito, con proprio decreto, potrebbe attivare una prova preselettiva al fine di consentire la partecipazione alla prova scritta esclusivamente a un numero ridotto di candidati.

Prova orale

La prova orale resterebbe uguale per tutti e due periodi e consterebbe di un colloquio volto ad accertare le conoscenze e le competenze del candidato nella disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento anche attraverso un test specifico.