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Concorso scuola straordinario, ecco dove sarà bandito

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Dopo le dimissioni di Lorenzo Fioramonti da Ministro dell’Istruzione, si spera che questo avvenimento non procuri ritardi ai concorsi. In particolare, il concorso straordinario docenti secondaria, che dovrebbe immettere nei prossimi anni 24 mila precari con almeno tre anni di servizio.

Concorso straordinario: sarà bandito in tutte le Regioni

Risulta evidente che a chiarire ogni aspetto del concorso docenti riservato sarà il bando, ma il decreto scuola già stabilisce l’impianto generale: il concorso scuola 2020 straordinario sarà bandito solo nelle Regioni, per le classi di concorso e per i posti di sostegno in cui si prevedono posti vacanti nel prossimo triennio 2020/2023.
Si può partecipare per una sola classe di concorso e per posto di sostegno.
Inoltre è bene ricordare che si potrà partecipare sia al concorso scuola secondaria riservato sia al concorso ordinario secondaria nella stessa Regione o in Regioni diverse anche per la stessa classe di concorso o per posto di sostegno.

Quale servizio è valido per il concorso scuola 2020 riservato?

Come sappiamo, potranno partecipare al concorso scuola 2020  riservato i docenti in possesso dei seguenti requisiti:

  • almeno tre anni di servizio nella scuola secondaria statale (anche su sostegno) dal 2008/2009 al 2018/2019. Chi conclude la terza annualità nel 2019/2020 partecipa con riserva
  • uno dei predetti tre anni deve essere specifico, ossia svolto nella classe di concorso per cui si partecipa.
  • Potranno partecipare, anche se solo ai fini dell’abilitazione, i docenti che hanno maturato il servizio di tre anni nella scuola paritaria.

Per i posti di sostegno è necessario avere, oltre ai seguenti requisiti di servizio, la specializzazione sul sostegno.

 

TUTTO SUL CONCORSO STRAORDINARIO

 

Concorso docenti straordinario: quando arriverà il bando?

Come abbiamo già riportato, lo scorso 19 dicembre si è tenuto un incontro fra Miur e sindacati per arrivare alla conciliazione fra le parti dopo che le organizzazioni sindacali avevano proclamato lo stato di agitazione, sospeso per il momento.

Il verbale di conciliazione relativo all’incontro prevede dei punti ben precisi che dovranno essere rispettati dall’amministrazione Miur.
Fra i punti c’è appunto quello che riguarda all’attuazione del decreto scuola per quanto concerne i concorsi scuola: “Le parti convergono di attivare a partire dal 7 gennaio, un tavolo politico di confronto in merito all’attuazione del decreto legge n° 126 del 2019, con riferimento particolare alle procedure di reclutamento ivi previste ed ai relativi bandi e decreti attuativi. Il confronto terminerà in tempo utile per consentire la pubblicazione dei bandi entro i primi giorni di febbraio“.

Queste sono le indicazioni del verbale, ma dopo le dimissioni di Fioramonti nulla è più scontato.

 

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