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Consentire le collaborazioni extrascolastiche ai docenti di Educazione Fisica e Scienze Motorie

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La Confederazione Nazionale delle Associazioni Provinciali dei Diplomati Isef e Laureati in Scienze Motorie, Capdi & LSM (www.capdi.it), ente formatore del Miur e da 32 anni rappresentante di più di 3.500 insegnanti di EF e SM e 28 associazioni provinciali, pone all’attenzione dei ministeri competenti, dei parlamentari, del Coni, del Cip, di Sport e Salute, dei sindacati della scuola, delle associazioni di categoria, e delle associazioni dei dirigenti scolastici, una questione che molti docenti di educazione fisica e scienze motorie stanno ponendo alla nostra attenzione.

Premesso:

–  che i lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, possono prestare in qualità di volontari la propria attività nell’ambito delle società e associazioni sportive dilettantistiche, delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate, delle associazioni benemerite e degli Enti di Promozione Sportiva, anche paralimpici, e direttamente dalle proprie affiliate se così previsto dai rispettivi organismi affilianti, del CONI, del CIP e della società Sport e salute S.p.a., fuori dall’orario di lavoro, fatti salvi gli obblighi di servizio, previa comunicazione all’amministrazione di appartenenza. In tali casi a essi si applica il regime previsto per le prestazioni sportive dei volontari di cui all’articolo 29, comma 2. Qualora l’attività dei soggetti di cui al presente comma rientri nell’ambito del lavoro sportivo ai sensi del presente decreto e preveda il versamento di un corrispettivo, la stessa può essere svolta solo previa autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza che la rilascia o la rigetta entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta

sulla base di parametri definiti con Decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione, di concerto con l’Autorità politica delegata in materia di sport, sentiti il Ministro della Difesa, il Ministro dell’Interno, il Ministro dell’Istruzione e del Merito e il Ministro dell’Università e della Ricerca” (comma 6, dell’art. 25 del D. Lgs. 36/2021);

– che tutti gli enti sportivi sono tenuti a regolarizzare i loro rapporti professionali con i lavoratori sportivi che possono assumere natura subordinata, autonoma (occasionale o partita iva) o di co.co.co. (decreto legislativo n.120 del 29.08.2023);

– che molti docenti di EF/SM svolgono, al di fuori del loro insegnamento presso il MIM, altre attività come lavoratori sportivi in qualità di allenatore, istruttore, direttore tecnico, direttore sportivo, preparatore atletico e direttore di gara (previsti dal D. Lgs 36/2021, l’articolo 25 comma 1),

CHIEDE

che le tutte le istituzioni e gli organismi sportivi trovino una soluzione affinché i dirigenti scolastici consentano ai docenti di EF/SM di svolgere attività professionali extrascolastiche, favorendo finalmente l’integrazione tra i sistemi, ricordando che già molti docenti di EF/SM, oltre che istruttori sportivi presso ASD o APS, sono allenatori e preparatori atletici in squadre sportive di alto livello – anche alla luce dei lavori svolti agli Stati Generali delle Scienze Motorie che si sono svolti a Roma il 19/20 ottobre 2023, che hanno evidenziato una fattiva unitarietà d’intenti tra i sistemi dell’Istruzione, delle Università e dello Sport.

La Capdi & LSM, come sempre, è disponibile ad un serio confronto per trovare una soluzione a questo problema che sta mettendo in difficoltà non solo i docenti di EF/SM, ma tutti gli enti sportivi che da sempre si avvalgono della loro collaborazione.

Cordiali saluti.

Luca Eid