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Coronavirus, la Puglia verso il censimento per chi rientra dal Nord: anche docenti e studenti fuorisede

I casi di coronavirus in Italia sono 155, comprendendo anche tre decessi e un guarito. Nel dettaglio regionale, abbiamo: 112 in Lombardia (con due decessi), 22 in Veneto (con un decesso), 9 in Emilia Romagna, 6 in Piemonte, 3 in Trentino Alto Adige e 3 nel Lazio (con un guarito).

Nelle altre regioni si stanno approntando diverse misure di sicurezza. Come il caso della regione Puglia che sta pensando ad un censimento di tutti coloro che in queste ore stanno rientrando dal Nord. Coloro che stanno rientrando saranno invitati a segnalare la loro presenza al medico di base, indicando possibili situazioni sospette e compilare un questionario.

Non solo, così come segnala La Repubblica, misure di assistenza a tutti i turisti che continuano a venire in Puglia. Predisposizione di reparti specifici se la crisi dovesse peggiorare con attivazione immediata delle unità di Malattie infettive.

Tutto ciò anche per arginare la psicosi che continua a diffondersi tra la popolazione con la creazione di notizie infondate e allarmistiche.

La Regione non vuole farsi trovare impreparata ed emanerà un’ordinanza integrativa rispetto a quella già in vigore e contenente le disposizioni a livello nazionale.

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Che cos’è il Coronavirus

Il 9 gennaio 2020 l’OMS ha dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno identificato un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo: il 2019-nCoV. Il virus è associato a un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale.

Le FAQ dell’Istituto Superiore di Sanità

L’11 febbraio, l’OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal 2019-nCoV è stata chiamata COVID-19 (Corona Virus Disease).

Non esistono trattamenti specifici per le infezioni causate dai coronavirus e non sono disponibili, al momento, vaccini per proteggersi dal virus. La maggior parte delle persone infette da coronavirus comuni guarisce spontaneamente.

Riguardo il nuovo coronavirus 2019-nCoV, non esistono al momento terapie specifiche, vengono curati i sintomi della malattia (così detta terapia di supporto) in modo da favorire la guarigione, ad esempio fornendo supporto respiratorio.

È possibile ridurre il rischio di infezione, proteggendo se stessi e gli altri, seguendo alcuni accorgimenti: lavati spesso le mani (dopo aver tossito/starnutito, dopo aver assistito un malato, prima durante e dopo la preparazione di cibo, prima di mangiare, dopo essere andati in bagno, dopo aver toccato animali o le loro deiezioni o più in generale quando le mani sono sporche in qualunque modo).

In ambito assistenziale (ad esempio negli ospedali) segui i consigli degli operatori sanitari che forniscono assistenza.

Non è raccomandato l’utilizzo generalizzato di mascherine chirurgiche in assenza di sintomi.

  • Se hai una qualsiasi infezione respiratoria copri naso e bocca quando tossisci e/o starnutisci (gomito interno/fazzoletto).
  • Se hai usato un fazzoletto buttalo dopo l’uso.
  • Lavati le mani dopo aver tossito/starnutito.
Andrea Carlino

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