“Le attività scolastiche proseguono in presenza. Per le superiori verranno favorite modalità flessibili con ingresso degli alunni dalle 9 se possibile turni pomeridiani”. Lo ha riferito il premier Conte nel corso della conferenza stampa tenuta la sera del 18 ottobre per presentare i contenuti del nuovo Dpcm, a breve in vigore.
L’ultima bozza del Dpcm, riporta: “Fermo restando che l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare la diffusione del contagio, previa comunicazione al Ministero dell’istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferito ai specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00“.
Questo vuol dire che le scuole secondarie di secondo grado potranno organizzarsi in tal senso, con lezioni anche il pomeriggio.
Si tratta, ad ogni modo, di una soluzione non molto gradita alla Ministra Azzolina, ma che si è palesata nell’incontro al vertice Palazzo Chigi del pomeriggio del 18 ottobre.
La didattica a distanza per le scuole superiori, pertanto, resta nella misura della didattica digitale integrata, con lezioni che vengono seguite da metà classe in presenza e metà da casa.
Attendiamo il testo definitivo per chiarire alcuni aspetti.
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