Home Didattica Dante spopola su TikTok, ma a scuola rimane un peso

Dante spopola su TikTok, ma a scuola rimane un peso

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Spopola da qualche giorno su TikTok il famoso sonetto di Dante Alighieri, “Tanto gentile e tanto onesta pare”, tra i più celebri versi contenuti nel XXVI capitolo della Vita Nova. Ad accompagnare la poesia, la musica di Lana Del Rey, cantautrice statunitense celebre in tutto il mondo. Ebbene, proprio questo miscuglio, fra sacro, Dante, e profano, Lana, se per un verso avrebbe intignato i puristi, dall’altro ha dimostrato in modo inoppugnabile che il video in questione, sibilano tutte le agenzie, ha raccolto milioni di like, addirittura si parla 1,6 milioni di visualizzazioni. 

E se nella singolare tenzone, tra favorevoli e no, non si capisce chi abbia più voce in capitolo, compaiono pure dei docenti che hanno più di ogni altro motivo di dire la loro, visto che giornalmente devono fare i conti  sia con Dante e sia coi ragazzi intrappolati su TikTok. 

“Se potessi, a scuola farei solo la Divina Commedia”, dice una docente sulle pagine di Vita.it. E continua: “Dante è vivo, viva Dante!”, considerato che sa ancora parlare ai ragazzi. Ma questa capacità, la potenza dei suoi versi che riescono a coinvolgere la sensibilità dei giovani, perché a scuola non ha la stessa valenza? 

“Infondere la passione è il compito dell’insegnante e per poterlo fare- spiega sempre la prof- deve stare accanto agli studenti e alle forme espressive che a loro appartengono. La letteratura deve diventare vita, deve essere importante per la nostra vita e tante situazioni della Commedia si prestano benissimo ad essere sentite vicine. Lo stesso vale per “Tanto gentile e tanto onesta pare”. Anche l’attitudine alla recitazione nei ragazzi non è rara… perché si emozionano, perché la poesia e la musica non sono disgiunte”.

E mai asserzione fui così veritiera e corretta, considerate le tante pubblicazioni “scientifiche” che vi sono in giro su questo preciso aspetto, segnalano che nei versi di Dante della Commedia suonano dai Pink Floyd ai The Beatles, da Battiato a Dalla, compreso Mozart e Verdi e comprese le apparizioni di colori, geometrie, odori: Dante non è solo parola, è musica, è visione, è emozione.

Ma allora perché, a scuola, studiando il Sommo poeta, non c’è uguale appeal manifestatosi in questi giorni su TikToc? 

Viene spiegato: “L’insegnante che legge e fa la parafrasi assolve a una funzione, ma non appassiona. La nostra cultura e il nostro sistema scolastico hanno separato i linguaggi, abbiamo creato recinti, e questo è uno dei motivi per cui la scuola è debole. Chi critica oggi quel che è successo su TikTok forse deve tornare a leggere Eliot. In classe ovviamente quello di TikTok non può essere il punto di arrivo della lezione, ma un punto di partenza… perché no?”.