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DDI, un supplente può far valere come formazione quella svolta con l’animatore digitale? La Faq del MI

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DDI e formazione docenti: un supplente può far rientrare come formazione nel proprio orario di servizio quella svolta con l’animatore digitale sulla piattaforma in uso?

Tra le domande frequenti degli insegnanti quella riguardante cosa può rientrare e cosa no nell’ambito delle ore di servizio dedicate alla formazione. In riferimento alla didattica a distanza, il Ministero dell’Istruzione chiarisce la questione in una specifica Faq.

La FAQ del MI

Un supplente nominato da poco e nella cui scuola è attiva la DDI può far rientrare come formazione nel proprio orario di servizio quella svolta con l’animatore digitale sulla piattaforma in uso? (data di pubblicazione 09/12/2020)
Sì, nell’ambito degli impegni di cui all’articolo 29 del CCNL (Vedi faq precedente). È un dovere dell’istituzione scolastica offrire formazione nonché un diritto da esercitare da parte del docente partecipare ai percorsi formativi deliberati, in particolare nella fase di ingresso, al fine di garantire l’attività didattica.

Le tecniche di ingaggio

Ma formazione sulla didattica a distanza non significa solo conoscere le piattaforme digitali di riferimento, significa soprattutto apprendere le strategie didattiche adeguate a mantenere le relazioni con il gruppo classe e a facilitare gli apprendimenti anche in condizioni di contatto digitale. (VAI AL CORSO Facilitare la DaD)

Per lavorare con efficacia sulle strategie e sugli ambiti di intervento indicati dal Ministero dell’Istruzione, il primo passo è apprendere le tecniche di ingaggio a distanza, ovvero gli strumenti che consentono il coinvolgimento dell’alunno e la sua gestione produttiva seppure nella forma digitale della smart school e dello smart studying.

La gestione delle emozioni

Nel contempo, al lavoro sulle tecniche di ingaggio andrà affiancata un’attività specifica orientata alla gestione delle emozioni (di adulti e adolescenti) per fare sì che l’impegno della didattica digitale integrata non accresca l’indice di stress del lavoro in classe e di quello da casa.

Insomma, il docente, soprattutto in DaD, deve porsi come un facilitatore degli apprendimenti cognitivi e degli investimenti emotivi, in grado di adattare il contesto digitale agli obiettivi educativi e formativi degli alunni.

Il corso

Su questi argomenti il corso Facilitare la didattica a distanza_Abilità socio-pedagogiche e superamento delle negatività, in programma dal 12 gennaio 2021.

Le tre aree del corso:
La prima. Le nostre persone (il sé), i ragazzi, i colleghi, siamo tutti messi sotto pressione a livello delle emozioni, non possiamo non provare il sentimento della paura. Ancora di più quindi, è importantissimo conoscerne il funzionamento, per provare a tracciarne stili per una gestione efficace.
La seconda. Il corso mette in evidenza le tecniche a distanza, da agire sui portali multimediali, come integrazione tra le scienze socio-comunicative e i dispositivi elettronici. Ecco la prima galleria socio-pedagogica.
La terza. L’avvio di una ricognizione sulla crescita personale dell’insegnante, in cui sono incluse tre proposte pratiche, alcune riflessioni concettuali e scientifiche, due strumenti operativi finali. Per passare dalle paure alla crescita di sé.