Divampa il dibattito politico attorno alle assunzioni. Martedì sera sono stati pubblicati i bandi di concorso per l’assunzione di più di 60mila docenti, ma, entro il 1° settembre, solo 24mila potrebbero essere assunti (tramite il concorso straordinario da svolgere ad agosto).
Secondo indiscrezioni giornalistiche, il Pd con Leu e Autonomie presenteranno, nelle prossime ore, un emendamento per chiedere alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, di portare la platea delle assunzioni dalle 24mila previste fino a 40mila. Altri importanti emendamenti, affermano, sono previsti sulla stabilizzazione degli insegnanti di sostegno e sulla riapertura delle graduatorie.
Secondo i parlamentari, “alla luce dell’emergenza sanitaria in atto, bisogna prevedere necessariamente un percorso per titoli e prova finale che assicuri la stabilizzazione dei precari e la partenza a pieno organico del prossimo anno scolastico il 1 settembre”.
Su questo argomento commenta così la segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi: “Saranno presentati in serata alcuni emendamenti, aspettiamo di vedere i contenuti. L’ascolto e il riconoscimento dei bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici è compito specifico della politica. Il Parlamento deve pensare all’avvio dell’anno scolastico evitando problemi di sicurezza, in un momento così delicato per il nostro settore e il nostro Paese”.
“I bandi appena pubblicati garantiscono 62 mila assunzioni, a cominciare già da settembre. Un risultato importantissimo che non deve essere messo in discussione. Cambiare la procedura adesso significherebbe infatti rimandare le assunzioni di almeno un anno, gli insegnanti non se lo meritano”. Così fonti del M5S replicando alle richieste di Pd, Leu e Autonomie sul decreto scuola.
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