Home I lettori ci scrivono Docenti di sostegno: come affrontare seriamente i loro problemi

Docenti di sostegno: come affrontare seriamente i loro problemi

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Ai firmatari dell’emendamento Casa

Gentili deputati,
in relazione al commento dell’onorevole Casa postato sulla sua pagina Facebook, inerente al ritiro dell’emendamento a sua firma, vi ricordiamo avete presentato un emendamento che era la fotocopia di quello Angrisani (che non aveva avuto la bollinatura della Ragioneria Generale dello Stato).
Date queste premesse, eravamo certi che i nodi sarebbero venuti al pettine. Infatti, successivamente, l’emendamento è stato accantonato. Certo, non tutto era perduto perché avreste potuto, anzi dovuto, riformularlo.
Ebbene non l’avete fatto. Avreste infine, insieme a tutta la maggioranza, potuto votare l’emendamento Tasso. L’emendamento prevedeva una soluzione efficiente ed efficace sia dal punto di vista del risparmio dei costi che della valorizzazione del merito. Avete invece votato contro e vorremmo ci spiegaste il perché. Le uniche soluzioni che questa maggioranza ha trovato sono state invece quelle di svilire il nostro titolo e la nostra professionalità.
Infatti avete nel frattempo aperto le porte ai non specializzati con servizio. Prima facendo saltare loro la prova preselettiva (dando luogo a un PAS sostegno camuffato, che nulla ha a che vedere con la meritocrazia che avete sempre ostentato).
Poi, come se non bastasse, li avete immessi nelle GPS sostegno (senza titolo), dando il medesimo in punteggio per le supplenze agli specializzati e non.
A questo sconcertante modus operandi si è aggiunta quindi la sanatoria, di fatto, per coloro che non hanno conseguito il titolo di specializzazione. Sanatoria che, oltre ad essere illegittima, va palesemente contro la legge 104/92. Noi, statene certi, non staremo a guardare e ricorreremo contro questa ingiustizia e discriminazione. Anche perché le rassicurazioni e le promesse non ci bastano più, come non ci bastano più le dichiarazioni di intenti, puntualmente smentite dalla realtà dei fatti.
Se questa maggioranza ha veramente a cuore il tema dell’inclusione scolastica non ha che da consentire l’immissione diretta in ruolo degli insegnanti specializzati, come sostenuto a suo tempo dalla ministra Azzolina.
Un’unica procedura che armonizzi le attuali due prove concorsuali. Procedura che consentirebbe un risparmio economico e una maggiore efficienza organizzativa. Il tutto con una prova concorsuale orale da tenersi entro l’anno scolastico 2020-2021. Queste sono le nostre rivendicazioni, siamo pronti a confrontarci e discuterne insieme alla maggioranza. Non siamo disposti, invece, a lasciare che il sostegno rimanga l’ennesima emergenza strutturale della scuola italiana, non ultima la mancata continuità didattica per i nostri studenti.

Movimento Specializzati e Specializzandi sul Sostegno