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Educazione e solidarietà per gli alunni del Malawi

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Chi l’avrebbe detto che anche le banche possono essere conduttrici di valori di solidarietà e di maturazione? In effetti guardando al progetto “A scuola di risparmio”, promosso da Banca Intesa e Fondazione Cariplo, il dubbio si pone: l’impressione che emerge è cha per una volta l’istituto bancario non sia solo quel freddo quanto desiderato luogo dove mettere al sicuro il proprio denaro, ma si trasformi in un’entità dove è possibile produrre iniziative di crescita del singolo cittadino e della società. Se poi il forte messaggio si vuole trasmettere a 750mila alunni delle scuole elementari italiane il dubbio diventa sempre più grande.
Una serie di testimonial stanno girando in queste settimane nelle scuole elementari per parlare ai bambini di risparmio: si cerca di far intendere il valore dell’oculatezza economica come un “uso consapevole delle risorse (energia, cibo, materiali di consumo, acqua), non cioè come accumulo egoistico, ma – spiegano gli organizzatori dell’iniziativa – come motore dell’economia e della società”.Il progetto, dal valore di 500mila euro, è collegato all’iniziativa umanitaria da nove milioni di euro che Banca Intesa e Fondazione Cariplo svolgono in Malawi. Le attività quotidiane dei bambini, indirizzate dagli insegnanti e registrate in un diario di classe, daranno luogo a un punteggio; sulla base del punteggio realizzato, ogni classe potrà inviare aiuti concreti agli alunni del Malawi: giocattoli, materiali scolastici, arredi, come se quello che viene risparmiato qui si rendesse utile nella lontana Africa.
L’obiettivo è proprio quello di far comprendere come il risparmio si crea e come entra nel circuito economico traducendosi in crescita per l’economia o nella soluzione di problemi sociali. “Ciò che viene risparmiato si può trasformare in credito e quindi in investimenti privati e pubblici, con benefici per le persone e per la società”. Questa riflessione, semplice ma non scontata nemmeno fra gli adulti – fa notare il responsabile del progetto Marco Morganti – viene presentata ai bambini attraverso giochi e simulazioni che hanno al loro centro la banca e il suo ruolo, anche sociale.

“Una ricerca psicologica ci ha rivelato che nelle famiglie italiane il denaro è diventato un tabù, questo spiega l’interesse dimostrato dai bambini per l’argomento” conclude Morganti.